Il rapporto di ART al parlamento

Nicola Zaccheo
ROMA – Si è svolta alla Camera dei Deputati la relazione del presidente dell’Autorità ART Nicola Zaccheo, per presentare al parlamento il rapporto annuale dell’autorità di regolazione dei trasporti, il primo dall’insediamento del nuovo consiglio avviato il 28 ottobre 2020.
Dopo la pandemia – premette il rapporto – i cittadini devono riacquisire fiducia verso il trasporto collettivo quale forma di mobilità sicura, anche attraverso lo sviluppo della multimodalità. L’Autorità pronta ad assecondare questa evoluzione, in una strategia di sviluppo integrato di tutti i sistemi di trasporto. Nel PNRR è previsto che i poteri di ART siano rafforzati. “L’Autorità rappresenta infatti il naturale candidato – ha dichiarato Zaccheo – quale soggetto terzo ed indipendente, per garantire criteri oggettivi e una base metodologica rigorosa per valutare le necessarie misure di sostegno pubblico, vigilare sull’impiego delle risorse del PNRR nel settore dei trasporti, incentivare nuovi sistemi di mobilità coerenti con il green deal europeo, ponendo, al contempo, massima centralità e alla tutela dei diritti di utenti passeggeri.
Ecco la sintesi delle duecento pagine del rapporto: sulle concessioni autostradali ed i piani economico-finanziari sono evidenziate criticità finanziarie e difformità applicative rispetto ai sistemi tariffari del pedaggio adottati per tali concessioni nel 2019. Applicati anche agli scali di Roma, Milano e Venezia i modelli dell’Autorità per i diritti aeroportuali.
Nel cabotaggio marittimo, a seguito del monitoraggio svolto dal MIMS, sono state liberalizzate 4 delle 10 linee precedentemente oggetto di sovvenzione statale.
Il TPL costituisce per ART un «test bed» (terreno di sperimentazione) di nuovi modelli di mobilità sostenibile e di integrazione multimodale. Nella sua relazione conclusiva, la commissione di studio del MIMS sul trasporto pubblico locale, presieduta da Bernardo Mattarella, auspica che l’Autorità sia «coordinatore della rete dei regolatori regionali».
La tutela dei diritti dei passeggeri e degli utenti posti al centro delle attività strategiche ART.
La rima campagna di comunicazione dell’Autorità ha preso avvio sui canali televisivi e radiofonici della RAI a partire dal mese di luglio 2021.
Nasce la Banca dati dei trasporti con l’avvio di un portale web di dati e statistiche, consultabile sul sito dell’Autorità. Ospita i dati raccolti ed elaborati da ART con riferimento al trasporto ferroviario e con taxi, nonché quelli relativi alle segnalazioni ed ai reclami dei passeggeri. Del portale sarà assicurato l’aggiornamento continuo e l’integrazione con ulteriori categorie di dati anche per le altre modalità di trasporto.
Tra i provvedimenti nell’ambito dell’autofinanziamento ART segnala quello relativo all’anno 2021 (delibera n. 225/2020 dell’22 dicembre 2020, approvato con d.p.c.m. del 21 gennaio 2021 e pubblicata l’11 febbraio 2021). Tale atto ha determinato la misura del contributo nello 0,6 per mille del fatturato dei soggetti tenuti al versamento, come risultante dall’ultimo bilancio approvato all’11 febbraio 2021, data di pubblicazione della delibera. Come negli anni precedenti – afferma ART – anche per il 2021 tale valore è inferiore a quello massimo previsto dalle norme istitutive dell’Autorità (uno per mille del fatturato riferito all’ultimo esercizio dell’impresa). Similmente, anche per il 2021 come già nel 2020, la soglia de minimis, al di sotto della quale il versamento non è dovuto, è pari a 1.800 euro.
La conseguente, sostanziale esclusione dall’adempimento degli operatori di minori dimensioni risponde ad obiettivi di economicità e sostenibilità delle attività amministrative di verifica e riscossione del contributo, oltre a quello di evitare il coinvolgimento delle microimprese. Adesso è in atto il computo per il contributo per il 2022: che come sempre non sarà gradito dalle imprese, ma ormai è legge consolidata.