Tempo per la lettura: 2 minuti

Il cargo che andrà anche a vela

TOKYO – Mitsui OSK Lines, Ltd. (MOL) e Tata Steel Limited hanno firmato un memorandum d’intesa per progettare una bulk carrier rispettosa dell’ambiente, capace di navigare anche con il vento grazie a grandi cilindri verticali ruotanti che integrano il motore tradizionale, probabilmente a GNL. La compagnia nipponica collabora con Tata Steel su questo innovativo progetto al fine di ridurre le emissioni di gas serra nella sua supply chain.

Come dichiarato da Peeyush Gupta, vice presidente, Supply Chain, Tata Steel, “L’obiettivo dell’accordo è ridurre le emissioni di gas serra (GHG) nel trasporto marittimo di materie prime per la produzione di acciaio.

Nella fase iniziale, la partnership esplorerà i benefici ambientali e le fattibilità commerciali e operative di varie tecnologie. Ciò includerà il “Wind Challenger”, una vela rigida, che ridurrebbe le emissioni sfruttando l’energia eolica. Queste speciali vele, cilindrica ruotanti sul proprio asse, sono state sperimentate già da anni e funzionano trasformando il vento in spinta in avanti in aggiunta a quella fornita dal motore.

E’ stato calcolato che queste vele cilindriche, correttamente utilizzate (non si aprono con venti forti) possono ridurre i consumi di una bulk Carrier media fino al 10% su una rotta lunga, per esempio tra Australia e USA. Con l’attuale prezzo del fuel, non si tratta di poco: e le vele cilindriche, sia pure con il sistema computerizzato per la loro ottimizzazione, si ammortizzano in pochi viaggi.

Sempre secondo divisione Mitsui, la prima nave dotata di Wind Challenger entrerà in servizio entro l’anno prossimo.

Pubblicato il
1 Settembre 2021
Ultima modifica
2 Settembre 2021 - ora: 11:57

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora