Cargo aereo Italia-Cina

Nella foto: Il Boeing 772 di AlisCargo.
MILANO – Nei giorni scorsi il primo volo della neonata compagnia italiana solo merci AlisCargo è decollato da Malpensa alla volta dello scalo cinese di Jinan. A riferirlo è il sito VolaMalpensa, ripreso da Aircargo Italy, in un post in cui evidenzia che sulla rotta, con sigla Cp102, è stato impiegato un B772 con matricole Ei-Gwa, recentemente entrato a far parte della flotta del vettore.
Un esordio in linea con gli obiettivi e le specifiche – riferisce ancora il sito – svelati dai vertici della compagnia nelle scorse settimane, quando AlisCargo aveva annunciato l’intenzione di concentrarsi in particolare sui mercati del Far East, iniziando proprio con collegamenti tra Malpensa a l’aeroporto di Jinan Yaoqiang, circa 400 chilometri a sud di Pechino.
Il vettore nato su iniziativa di Alcide Leali aveva anche comunicato la firma di un accordo con China Eastern Airlines sulla base della quale quest’ultima avrebbe noleggiato l’intera capacità di carico della compagnia italiana per quel che riguarda in particolare i voli in direzione westbound, ovvero dalla Cina all’Italia. Relativamente invece ai voli con partenza da Malpensa, l’ad Francesco Rebaudo aveva spiegato che AlisCargo avrebbe venduto direttamente la capacità e di avere al riguardo già stipulato dei contratti con alcuni spedizionieri. Il nuovo collegamento aereo cargo conferma che il caro-noli marittimi sta spingendo sempre più le merci pregiate verso l’aereo.
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Come è solita fare con regolarità, la testata britannica Lloyd’s Loading List ha interpellato diversi operatori del settore del cargo aereo – scrive sempre Air Cargo Italy – per avere da loro una indicazione sulla prossima evoluzione del mercato. In vista in particolare della peak season, anche se con diversi accenti e sfumature, gli intervistati hanno rimandato un quadro del settore ancora pesantemente affetto da problemi di capacità che tenderanno ad aggravarsi nei prossimi mesi nei vari segmenti considerati, incluso quello dei charter.
Dalle risposte di Pierre Van der Stichele, responsabile cargo di Chapman Freeborn, emerge l’idea di una domanda forte allo stato attuale sia per aerei solo cargo sia per preighter, anche per via delle richieste di capacità da parte delle agenzie umanitarie per l’invio di aiuti ad Haiti dopo il recente terremoto, che in particolare ha reso impossibile assicurarsi aerei merci wide body con breve preavviso.
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