Ferrovie e “libertà” del lavoro
ROMA – La rivoluzione modale per il trasporto merci e lo sviluppo anche forzato del treno: temi più che attuali sui quali si stanno confrontando – per usare un eufemismo – sia le associazioni che fanno capo ai vari servizi ferroviari sia i sindacati.
Federcargo proprio in questi giorni si è preso un intervento della Fit-Cisl che sembra voler meglio chiarire i principi sui quali si deve sviluppare, a tutela dei lavoratori, la conversione sul ferro. Ecco la nota.
“Sì alla concorrenza anche nel trasporto ferroviario merci, ma che sia basata sulla qualità e non a scapito delle lavoratrici e dei lavoratori”. È quanto dichiara la Fit-Cisl, spiegando che: “Come sindacato siamo sempre stati convinti che nel nostro paese vada rilanciato il trasporto merci su ferrovia con incentivi ed investimenti e lo siamo ancora di più in una fase in cui tutta l’Europa ci chiede una chiara inversione di tendenza come sistema paese verso lo sviluppo sostenibile. In questo siamo d’accordo con la politica espansiva che nel settore stanno attuando le imprese aderenti all’associazione fattoriale Fercargo.
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“Condividiamo meno – sottolinea il sindacato – le critiche che vengono fatte dalla stessa associazione a proposito della possibilità che i lavoratori si muovano “liberamente” in un libero mercato con la prospettiva di migliorare le proprie condizioni di lavoro e di reddito. Allo stesso modo in cui nel libero mercato le imprese riescono ad offrire condizioni economiche più vantaggiose ed accaparrarsi nuovi clienti, i lavoratori si guardano attorno e cercano migliori condizioni per loro stessi”.
Prosegue la federazione cislina: “Abbiamo più volte auspicato che le condizioni di concorrenza in un libero mercato fossero basate anche sulla qualità del servizio e non solo sulle condizioni meno vantaggiose di impiego dei lavoratori. Per evitare questo rischio abbiamo più volte invitato le imprese aderenti a Fercargo a sedersi al tavolo del CCNL della Mobilità in modo che, applicando le stesse condizioni economiche e di lavoro, i propri lavoratori saranno meno attratti da altre offerte di lavoro. L’invito è sempre valido”.
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