Noleggiare la propria barca, si può?

Nella foto: Barche all’ormeggio.
Pare che ci sia parecchia confusione (e ti pareva!) sulle disposizioni fiscali relative al noleggio occasionale della propria imbarcazione. Ci scrive da Talamone G.G.:
Un amico mi ha chiesto di noleggiargli il mio gozzo cabinato di 11 metri per una settimana, ma mi spaventa cadere sotto la mannaia del fisco che mi dicono considera l’operazione come commerciale. Mi spiegate meglio?
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Antonio Siclari, presidente di Assormeggi, risponde meglio di quanto potremmo noi.
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La differenza sostanziale tra il noleggio occasionale e il noleggio “ordinario” di unità da diporto, risiede nella natura non commerciale del primo.
Il noleggio occasionale della propria imbarcazione non costituisce un “uso commerciale dell’unità” e i proventi, solo se i contratti hanno una durata complessiva non superiore a 42 giorni, possono essere assoggettati a una imposizione sostitutiva del 20% da versare con Mod. F24 recante il codice tributo 1847.
Il noleggio occasionale è previsto nei soli casi di imbarcazioni o navi da diporto iscritti nei registri nazionali (art. 49-bis del Decreto Legislativo 18 luglio 2005, n. 171).
Le copie delle comunicazioni, con le relative ricevute di trasmissione, e dei contratti di noleggio, devono essere tenute a bordo dell’imbarcazione o nave da diporto, a disposizione degli Organi di controllo.
Si ricorda che, a seguito delle modifiche recate dall’art. 20 del D.lgs. n. 160/2020 all’art. 49-bis del Codice, il comando e la condotta dell’imbarcazione da diporto possono essere assunti dal titolare, dall’utilizzatore a titolo di locazione finanziaria dell’imbarcazione, ovvero attraverso l’utilizzazione di altro personale, con il solo requisito del possesso, da almeno 3 anni, della patente nautica di cui all’art. 39 del Codice, in deroga alle disposizioni recanti l’istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto.
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