Ci scrive l’architetto Gianfranco Rossi da Torino in merito al recente articolo dell’ammiraglio Cristiano Bettini sulla velocità degli scafi e sul cat “HSC Artemis” entrato di recente in servizio sulla Siracusa-Malta:
Seguo con attenzione i vostri articoli che trattano delle velocità degli scafi navali e in particolare quanto ha scritto a più riprese l’ammiraglio Cristiano Bettini, cui riconosco una profonda conoscenza dei fenomeni idrodinamici alle alte velocità. Nel suo ultimo servizio, che avete ripreso, come citato, da “Panorama difesa”, l’autore ipotizza velocità nell’ordine dei 40 nodi per navi (e non solo scafi minori) monohull, mentre il catamarano “Artemis” da voi citato viene accreditato a una velocità commerciale fino a 47 nodi. Se ne dovrebbe dedurre che la formula cat sia, per le velocità vincente. Ma essendo io avanzato negli “anta” ricordo anche che il cantiere navale di Livorno realizzò tra le due guerre mondiali un incrociatore leggero russo, il “Taskent” se ben ricordo, che superava anch’egli i 40 nodi senza particolari sofisticazioni in carena. In sostanza: per le navi, vinceranno i multiscafi o le carene con gli step?
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