Piombino? Ancora allo studio
NAPOLI – A seguito ai recenti annunci sul lancio di un nuovo collegamento ro-pax tra i porti di Piombino e Palermo da parte del Gruppo Grimaldi, la suddetta compagnia desidera precisare quanto segue: “Il porto di Piombino è, attualmente, oggetto di studio da parte del Gruppo Grimaldi per l’eventuale avvio di un collegamento merci e/o passeggeri per le isole maggiori. Tale nuovo servizio potrà essere lanciato solo qualora vengano soddisfatti una serie di requisiti di tipo operativo e commerciale i quali vengono attentamente valutati dal gruppo partenopeo”.
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Fin qui il comunicato, secco e deciso. Ma nella realtà delle cose, bisogna ammettere che l’operazione Grimaldi a Piombino ha lasciato parecchie perplessità aperte. Ne abbiamo scritto per primi, quando circolavano solo indiscrezioni. Poi lo stesso presidente dell’AdSP è intervenuto – nel numero scorso in questo giornale – con un’altrettanta lapidaria dichiarazione che ammetteva l’iniziativa a carattere sperimentale. Ed era stata anche fissata ufficialmente, a Piombino, la data del 1° giugno per l’avvio del collegamento ro/pax con Palermo.
Di più: gli uffici dell’agenzia Ghianda di Livorno e quelli dell’AdSP di Piombino avevano già predisposto la biglietteria, fatto le strisce di incolonnamento delle auto sul piazzale destinato al traffico, predisposto i servizi con i portuali e con i vigilanti. Mancava solo la concessione demaniale, che ovviamente – dicono a Palazzo Rosciano – richiede qualche tempo. Va anche dato atto che i tempi con i quali a Piombino si è predisposto l’attracco (nell’area cosiddetta dei traffici extra-regionali), si è attrezzata la biglietteria, sono stati fatti i lavori di adattamento e mobilitati gli addetti, sono stati davvero eccezionalmente rapidi rispetto a come ci si muove sui porti per i nuovi traffici.
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Allora perché questo stop, sia pure – sembra di capire – temporaneo? Il Gruppo Grimaldi è una realtà molto seria e sperimentata, difficile pensare che abbia cambiato idea – e tempi – senza qualche precisa ragione. In mancanza di chiarimenti da parte dell’AdSP corrono ovviamente le illazioni: comprese quelle di ingerenze politiche, sindacali o chissà altro.
Il nostro dovere è dare notizie e se possibile anche spiegarle. Stiamo cercando di farlo. E siamo ovviamente pronti a dare una mano nell’interesse del Sistema Portuale livornese, del Gruppo Grimaldi e dell’economia del lavoro locale.
A.F.
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