La Regione? Non pervenuta

Eugenio Giani
FIRENZE – Eccoci qui: da qualche tempo, il povero presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sembra non abbia tempo – o voglia – di affrontare il tema delle nomine che gli spettano sul settore mare. Tanto da aver candidamente ammesso, nella sua recente visita a Livorno, di non sapere che doveva nominare il suo rappresentante nel Comitato di Gestione dell’AdSP. I suoi uffici – dicono le malelingue – erano convinti di doverlo fare a settembre, mente il comitato funziona già da oltre un mese: ovviamente senza la Regione. Il che, alla fine – continuano le malelingue – non è poi un gran danno ma insomma non sarebbe corretto.
Nel Consiglio Direttivo dell’Interporto Vespucci la presidenza per il mandato appena concluso – di pertinenza regionale, come del resto il prossimo – è stata della Regione. Non è stato, quello appena trascorso, un letto di rose e fiori: si è partiti con un profondo rosso e c’è stato da pedalare: cosa che la trinità al vertice, ovvero Nastasi, Fulceri e Roma – hanno fatto senza risparmiarsi.
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C’era da immaginarsi che a Firenze fossero orgogliosi dei risultati e confermassero di volata. Invece il silenzio, che corrisponde a un sincero: “Già, ce n’eravamo dimenticati!”
Qualcuno rimpiange un certo Ledo Gori, oggi indagato per presunti reati ambientali a favore delle concerie di Prato. Sulle questioni della costa Gori era puntuale nelle risposte e negli impegni. Forse era da sospendere per le faccende di Prato, come ha fatto il buon Giani. Ma dovremo purtroppo ricorrere al vecchio e abusato: “Andava meglio quando andava peggio?”.
A.F.
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