Presidenze: le cinque promosse
ROMA – Eppur si muove, direbbe Galileo Galilei. Dopo svariate settimane dall’insediamento, il ministro Giovannini sta rinnovando i vertici delle Autorità di Sistema Portuale scaduti da tempo e definisce gli obiettivi strategici delle stesse AdSP. Val la pena di riportare esattamente la nota del Ministero, riservandoci a conferme avvenute il commento.
È stata inviata ai presidenti delle Regioni interessate la richiesta di intesa sui nominativi proposti, come prevede la legge. Il riscontro da parte delle Regioni dovrà avvenire entro 30 giorni, trascorsi i quali l’intesa si riterrà acquisita.
Sono cinque le Autorità portuali per le quali i presidenti sono in corso di nomina: l’Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (presidente indicato Fulvio Lino Di Blasio); l’Autorità del Sistema Portuale di Gioia Tauro (presidente indicato Andrea Agostinelli); l’Autorità del Sistema Portuale della Sicilia Orientale (presidente indicato Alberto Chiovelli); l’Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (presidente indicato Ugo Patroni Griffi); l’Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale (presidente indicato Matteo Africano).
Per altre due Autorità Portuali – dice il documento – il Ministero sta procedendo all’acquisizione delle manifestazioni di interesse per proporre i nuovi presidenti. Si tratta dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna.
“Contestualmente al rinnovo dei vertici delle Autorità di Sistema Portuale – dice ancora la nota ufficiale – il ministro ha firmato la direttiva che individua per l’anno 2021 gli obiettivi in base ai quali verrà calcolata la parte variabile delle retribuzioni dei presidenti. Nello specifico, la direttiva fa riferimento alle politiche del governo legate all’accelerazione degli investimenti pubblici, alla sostenibilità, all’efficientamento dei processi amministrativi e, tenendo conto degli effetti dell’emergenza sanitaria generata dal Covid-19 sul settore dei porti, individua cinque obiettivi strategici da perseguire (a cui corrispondono i relativi obiettivi operativi): accelerazione della spesa per investimenti; creazione dello sportello unico per la semplificazione amministrativa e l’accelerazione dei procedimenti; attuazione delle misure per l’efficientamento energetico dei porti e l’impiego di energie rinnovabili; definizione del bilancio non finanziario dell’Ente; predisposizione del piano nazionale dei dragaggi.
Il monitoraggio sul raggiungimento degli obiettivi avverrà trimestralmente da parte della Direzione generale per la vigilanza delle Autorità Portuali e il trasporto marittimo, che poi invierà una relazione conclusiva al Gabinetto del Ministro entro il 31 gennaio 2022”.
Fin qui il documento. Da aggiungere solo una considerazione: le nomine – con le due conferme di Agostinelli e Patroni Griffi peraltro più che meritate – hanno fatto tutte parte di una evidente trattativa tra partiti. Non cambia, nei decenni, il “manuale Cencelli”…
A.F.