DHL Cargo aereo vero boom nel 2020
BONN – L’aumento dei noli marittimi ha portato come conseguenza immediata la maggior richiesta di cargo aereo. In particolare le spedizioni aeree nel 2020 hanno fruttato al gruppo Deutsche Post DHL ricavi per 6,1 miliardi di euro, ben il 28,6% in più rispetto all’anno prima, mentre i relativi profitti lordi sono cresciuti nello stesso periodo del 17,2%, toccando quota 1,1 miliardo. Il tutto a fronte di un deciso calo dei volumi, scesi del 12,1% per 1,7 milioni di tonnellate.
Prevedibilmente, DP DHL ha spiegato le performance record – che hanno trascinato verso l’alto i risultati dell’intero gruppo tedesco – con la situazione di mercato caratterizzata da noli elevati e crisi di capacità, ma non solo. “Un sistema centralizzato di gestione della capacità e il miglioramento delle nostra infrastruttura globale hanno contribuito alla crescita dei ricavi” ha commentato il ceo del gruppo, Frank Appel, che ha evidenziato l’importanza di un network mondiale e di una posizione di leadership dell’azienda nel trasporto aereo e marittimo, che hanno consentito di continuare a muovere le merci in un mercato con pochi margini di manovra.
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In nettissima (sebbene più contenuta) crescita sono stati nel 2020 anche i risultati delle ‘divisioni aeree’ di Kuehne+Nagel e Dsv. La prima ha incrementato i ricavi dell’11,6%, per un totale di 5,2 miliardi di franchi svizzeri (circa 4,7 miliardi di euro), mentre i profitti lordi sono risultati in aumento dell’1,1% a 1,3 miliardi di franchi svizzeri (1,17 miliardi di euro). L’Ebit è stato in aumento addirittura del 53,5%, arrivando a 505 milioni di franchi (circa 456 milioni di euro), a fronte di un calo dei volumi del 12,8% per complessivi 1,4 milioni di tonnellate di merci movimentate.
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