Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Con biometano agricolo le autostrade gratis

PALERMO – “L’agricoltura è pronta a contribuire alla transizione green del settore dei trasporti, producendo un biocarburante sostenibile e 100% Made in Italy”.

Così Piero Gattoni, presidente del CIB – Consorzio Italiano Biogas – commenta le dichiarazioni dell’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Sicilia, Marco Falcone, circa il progetto di esentare i veicoli alimentati a biocarburante dal pagamento dei pedaggi autostradali dell’isola.

[hidepost]

“Gli impianti di biogas e biometano sono vere e proprie infrastrutture strategiche per lo sviluppo della bioeconomia dei territori – continua Gattoni -. L’inserimento della digestione anaerobica in agricoltura permette di dar vita a un circolo virtuoso che rende le aziende più competitive grazie a una molteplicità di mercati di sbocco, dalla produzione elettrica ai trasporti, dalla produzione di cibo di qualità alla fertilizzazione dei suoli, con grande attenzione alla tutela dell’ambiente. L’agricoltura italiana dimostra di saper rispondere alle esigenze sempre più ampie e complesse della società sui temi ambientali”.

Esempio brillante di questa transizione in atto è il lavoro svolto dalla società agricola Assoro Biometano, che si distingue per la costruzione di un impianto di biometano liquefatto (bio-GNL) agricolo in un contesto del tutto nuovo a questo tipo di attività, la Sicilia. Per questa importante iniziativa imprenditoriale, l’azienda è stata insignita quest’anno dal premio “Viller Boicelli”, uno dei più importanti premi dedicati all’innovazione e alla sostenibilità ambientale consegnato dal CIB. L’impianto permetterà di integrare tutte le attività produttive locali da cui l’azienda riceverà effluenti zootecnici e molti sottoprodotti.

“La Valle del Dittaino, dove è stato realizzato l’impianto – spiega Edoardo Bonaccorsi, amministratore di Assoro Biometano -, è sede di filiere sostenibili fin dagli anni ’70. Senza la presenza di questi produttori e del loro approccio pionieristico, non sarebbe stato possibile realizzare il primo impianto di produzione di bio-GNL in sud Italia e diventare protagonisti di un’inversione di tendenza. La Sicilia, infatti, farà da modello e traino per le altre regioni italiane”.

Nella ricetta di alimentazione dell’impianto c’è il racconto del territorio siciliano: dal pastazzo di agrumi, alla sansa delle olive disoleata. L’iniziativa inoltre concretizza il modello Biogasfattobene® in area mediterranea e permette di coinvolgere molti partner, dal costruttore del digestore, a quelli tecnologici scelti per l’upgrading e la liquefazione – tutti soci CIB – al trasportatore, con cui l’azienda ha stretto accordi per la fornitura di bio-GNL.

“Un plauso al governatore Musumeci e all’assessore Falcone per aver promosso l’introduzione di questa importante misura di promozione all’uso dei biocarburanti. Auspichiamo che il modello siciliano venga presto adottato anche dalle altre regioni” – conclude Gattoni.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Marzo 2021

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora