Già martirio per San Giovannini
LIVORNO – Non possiamo credere che non lo sapesse: ma il neo-ministro al MIT professor Enrico Giovannini non ha fatto a tempo a sedersi sulla poltrona che già gli stanno lanciando coltelli avvelenati da ogni parte. Con tante belle lettere di offerta di collaborazione, ma anche con tante richieste per tutto al contrario di tutto. Insomma, il martirio di San Sebastiano, che abbiamo cercato di cogliere in chiave ironica. Per ora.
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Uno dei temi più delicati e controversi riguarda la struttura interna del Ministero. C’è chi la giudica un covo semi-svuotato dalle reali competenze, attenti i burocrati rimasti a non bruciarsi con scelte e quindi restii a farle. Con la magistratura che viene attivata su ogni passo dell’amministrazione, nessuno vuol rischiare. Anche sul dottor Stancanelli, che a quanto pare rimarrà, c’è chi tira a palle incatenate. Fallita la nutrita supplica delle associazioni perché nascesse un Ministero del mare, sembra che le competenze interne al MIT proprio sulle problematiche dei porti e della logistica navale siano abbastanza in secondo piano rispetto ai grandi piani ferroviari (che certo ci vogliono) e agli impegni richiesti per i trasporti passeggeri urbani (che ci vogliono anch’essi, ma sull’economia del Paese hanno un peso inferiore). Poi c’è il rapporto – che ancora non si è chiarito – con il neo-dicastero della transizione ambientale. Che a sua volta non brilla in velocità operativa: come sappiamo bene anche noi a Livorno, dove l’AdSP aspetta da mesi quella conferenza dei servizi sulla de-perimetrazione delle zona SIN che di legge doveva essere convocata da settimane. Poi c’è il completamento della scadenza delle presidenze infine i commissari “urgenti”.
Che dire? Aspettiamo e speriamo. Al momento, il ministro Giovannini ha parlato poco, anzi pochissimo, quasi niente. E già questo torna a suo onore.
A.F.