Un ricordo di Tito Favi

Nella foto: Il dottor Favi al centro tra il comm. Menicagli e ingegner Rosa.
LA SPEZIA – Da Confindustria locale ci è stato inviato un lungo e affettuoso ricordo del dottor Tito Favi, recentemente scomparso. Sin dal dopoguerra, nel periodo della turbinosa ricostruzione, era inserito nell’Unione industriale spezzina – sottolinea la nota – ne divenne direttore nell’ultimo tratto degli anni ’50, quando le aziende a partecipazione statale, per decisione politica, lasciarono a livello nazionale la Confindustria per dar vita all’Intersind.
Fu un momento di transizione, difficile ovunque, ma in particolare alla Spezia, considerata l’importanza primaria del comparto nel tessuto economico locale ed il peso rilevante anche in campo associativo.
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I numerosi imprenditori privati si strinsero intorno alla loro associazione e presero tempestivamente le opportune iniziative per il rilancio imprenditoriale della città. Occorrevano sensibilità politica, fermezza e competenza e queste doti vennero ravvisate nel dottor Favi, giovane funzionario, che, chiamato al nuovo prestigioso incarico ben rispose alle aspettative.
Il direttore Tito Favi ebbe il ruolo primario nel favorire e spesso rendere possibile il raggiungimento di obiettivi e traguardi.
Non dimentichiamo che il consolidamento della rinascita economica avvenne in un periodo di crescita, ma che vi furono anche difficoltà (e non poche), contrasti, conflitti sindacali, problematiche politiche ed in questi frangenti l’assistenza dell’Unione fu sempre tempestiva ed adeguata e la struttura (aveva una mano felice nello scegliersi i collaboratori) venne sempre guidata dal dottor Favi con mano ferma e competente.
Ora che il suo percorso terreno si è compiuto possiamo, dobbiamo e vogliamo ricordarne soprattutto il tratto umano, la disponibilità e la competenza. La terra gli sia lieve.
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