“Progetto Unitario Portuale” di ANCIP
Dal presidente dell’Associazione Compagnie Imprese Portuali Luca Grilli riceviamo:
I temi sollevati dal dottor Matteo Bianchi, e dal nostro consulente, dottor Gaudenzio Parenti, circa le opportunità di investimenti sulla formazione e sul pensionamento anticipato degli operatori logistico portuali, non devono passare in secondo piano ma devono essere punti focali nel dibattitto nazionale.
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Fino ad ora, infatti, abbiamo letto di investimenti del comparto dei trasporti e della logistica solo declinati alle infrastrutture, ma nessun accenno a quelli, imprescindibili, sulle risorse umane. Le stesse che, durante questa crisi pandemica, stanno garantendo con enorme sacrifici la tenuta del sistema logistico evitando il tracollo socio-economico della nostra Nazione.
Per questi motivi, come presidente di ANCIP ho ritenuto, di organizzare una riunione iniziale con le altre Associazioni di categoria Assoporti, Assiterminal e Assologistica per constatare se vi siano delle unioni di intenti circa questi temi fondamentali e se le stesse poi confluiranno in un progetto unitario da condividere coi Sindacati e poi sottoporre all’attenzione delle Istituzioni per una celere, si spera, approvazione.
Ritengo che le nostre Associazioni debbano necessariamente cominciare a ragionare congiuntamente, anche a fronte degli ingenti fondi che saranno messi a disposizione dell’Europa, circa un progetto su scala nazionale che contempli, come già esposto, da un lato la formazione e il potenziamento delle competenze, anche digitali, degli operatori, dall’altra un grande piano di investimenti straordinari per accompagnare e anticipare la quiescenza degli operatori portuali che hanno raggiunto la soglia dei sessant’anni.
Come ANCIP abbiamo sempre sostenuto che la competitività del sistema portuale nazionale risiede principalmente nelle performance dei lavoratori dei nostri porti che però sono costantemente esposti ad un duro lavoro che incide sul fisico che si usura più precocemente rispetto ad altri contesti lavorativi. Tale azione, inoltre, consentirà un turnover che avrà degli scenari significativi per le nuove generazioni che saranno protagoniste di un ringiovanimento che renderebbe l’intero sistema logistico portuale ancora più competitivo.
Il presidente ANCIP
Luca Grilli
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La nota del presidente dell’ANCIP presenta una richiesta non nuova: di considerare il sistema logistico nel suo insieme non solo come una catena di infrastrutture e di servizi, ma anche e specialmente una comunità di lavoratori. Che siano sui porti, sulle gru, sui camion o ai computer, sono donne e uomini che fanno funzionare il Paese: e senza i quali l’economia andrebbe al collasso. Senza sciocche retoriche, questi lavoratori vanno tutelati e aiutati anche quando meritano di andarsene – nei giusti tempi e con la giusta retribuzione – in pensione.
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