Confitarma e security Mediterranea

Luca Sisto
ROMA – Luca Sisto, direttore generale di Confitarma, è intervenuto al webinar organizzato da Report Difesa nel corso del quale, insieme a Giuseppe Paccione, esperto di diritto internazionale e del mare, è stata analizzata la situazione del Mar Mediterraneo. Sisto ha ricordato lo stretto legame tra maritime security e blue economy al centro del quale vi è il mantenimento dell’ordine marittimo e della stabilità del mondo dello shipping.
“Rendere il “mare nostrum” sicuro, protetto e competitivo è fondamentale per tutelare gli interessi nazionali. Mare insicuro significa mare costoso”.
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La crescita degli scambi commerciali e l’evoluzione del contesto geopolitico, hanno comportato un aumento dei rischi in termini di sicurezza, soprattutto nella visione che ci pone come pieni protagonisti di un Mediterraneo considerato come un Medioceano, un mare che è corridoio e passaggio obbligato tra Indo-Pacifico e Atlantico. Dalla pirateria ai rischi provenienti dal mondo informatico, la maritime security è diventata un aspetto centrale per le società armatoriali e per il sistema Paese. La pandemia da Covid-19, oltre ai danni economico/sanitari, ha comportato ulteriori problemi politico-amministrativi in aree già in crisi, diventando prioritaria rispetto al contrasto del crimine marittimo soprattutto nel Golfo di Guinea per la maggior parte degli attori coinvolti nell’area.
Il calo dei commerci in aree come il Golfo di Guinea, il Golfo di Aden, il Mar Rosso, il Golfo di Oman, lo Stretto di Malacca, ha generato un incremento del contrabbando e del mercato nero. L’aumento dei fenomeni di migrazione globale – anche via mare – verso l’Europa dagli Stati che non sono in grado di sostenere sufficientemente la crisi endemica, è un altro degli aspetti maggiormente degni di nota.
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