“Sansone” fuoribordo s’è arreso

Nella foto: Il Seven Marine ultima versione.
Beppe Fissore, noto skipper livornese e istruttore Fiv, ci ha inviato via web una curiosa domanda.
Cari amici de La Gazzetta Marittima, alcuni frequentatori della base dell’Assonautica di Livorno hanno fatto una scommessa su quali siano oggi i motori fuoribordo più potenti sul mercato: i giapponesi Yamaha o gli americani Mercury? I rispettivi marchi sostengono di vere potenze massime intorno ai 450 cv, proposti anche in Italia. Hanno però letto anche di un “mostro” anch’esso americano di circa 600 cv. Esiste?
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Più che esistere, esisteva fino a pochi mesi fa. Si tratta di un mostruoso Seven Marine prodotto negli USA fino all’anno scorso, che veniva declinato in tre potenze: 530 cv, 580 cv e 630 cv, con una cilindrata unica di 6.200 cc con architettura V8 e sovralimentazione. Era stato presentato anche in Germania al Boot del 2016, ma in Italia, secondo la rivista Il Gommone che ne ha fatto di recente una breve storia, non ha mai sfondato (anche per il non certo abbordabile prezzo di circa 80 mila euro) e il peso di 500 kg. Dopo qualche vicissitudine iniziale, il “mostro” era entrato nella sfera della svedese Volvo Penta che l’aveva rilanciato, ma senza successo. Da notare che alcune componenti erano italiane, prodotte dalla gloriosa Selva. Ad oggi dunque vince la scommessa chi punta sul Mercury (6 cilindri di 2600 cc, prezzo circa 45 mila euro) che offre nella versione racing 450 cv contro i 430 cv di Yamaha.
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