LIBRI RICEVUTI – “Paulette” di Wolinski e Picard edizioni Oblomov (Vol 1)
Questo volume di puri fumetti d’antan me l’hanno regalato per Capodanno: ed è stato un dono graditissimo, perché i fumetti degli anni 70/80 sono sempre stati la mia passione, dalle prime edizioni di Linus e di Corto Maltese. Dunque infrango per un momento la regola di presentare solo libri su logistica e porti per fare un bagno nel passato.
Attenti: Paulette, i cui canoni di carnosa bellezza oggi verrebbero considerati almeno esagerati (si dice, mi pare, curvy) non è un’eroina che viaggia scosciata solo per il piacere dei voyeurs: inventata e sceneggiata da quel famoso Wolinski che fu massacrato nell’incursione dei fondamentalisti dentro la redazione parigina di Charles Ebdo, è insieme la parodia della bellissima ragazza ricca e viziata che scopre (con orrore: si veda la vignetta relativa) di voler combattere per i poveri, fino a temere di essere “diventata comunista”.
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Wolinski, insieme a G. Picard che è il disegnatore delle sue storie, ha fatto di Paulette una vera saga, tanto che l’editrice Oblovov avrebbe preannunciato anche i volumi 2 e forse 3. Uno dei capolavori – che non è riportato nel volume 1 ma che certamente sarà rieditato – è l’invenzione della città “Ras-le-bolle”, una specie di mondo ideale dove il danaro viene distribuito gratuitamente dalla miliardaria Paulette e la gente vive dunque senza preoccupazioni, tra innocenti feste e scambi di cortesie, senza accettare costrizioni ma prestandosi a dare una mano l’un con l’altro: finché la plutocrazia, spaventata dallo svuotarsi delle fabbriche, fa saltare tutto con un’atomica portatile.
Fumetto dunque: ma pieno di contenuti sociali, sul principio senza tempo del Castigat Ridendo Mores, senza rinunciare ai maliziosi sottintesi che accompagnano la sempre seminuda eroina. Vale quanto una canzone sul Che Guevara, ma è più divertente.
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