Il lockdown “risparmia” un miliardo di euro
MILANO – Un miliardo di euro in meno: è questo l’impatto economico del lockdown di primavera sull’industria dei rifiuti speciali. Il dato è stato calcolato dal WAS – Waste Strategy, il think tank sull’industria dei rifiuti e il riciclo di Althesys, che ha fatto una prima stima delle conseguenze economiche della chiusura di numerose attività, partendo dai settori indicati dal DPCM del 25 marzo 2020. Gli economisti ipotizzano che si siano persi, nel complesso, due mesi lavorativi tra fermo e ripartenza, con un calo compreso tra i 4,2 e i 4,8 milioni di tonnellate di rifiuti speciali solo nelle tre regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
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Di segno opposto, ovviamente, l’andamento dei rifiuti sanitari, nicchia di mercato assai più piccola e redditizia, che l’improvvisa e imprevedibile impennata dei volumi da gestire sta tuttora mettendo a dura prova. Le complessità italiane, che da troppo tempo frenano la costruzione di impianti, rischiano di diventare drammatiche in un comparto dove la termovalorizzazione è necessaria per ovviare ragioni di sicurezza sanitaria.
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