Lauree e competenze a S. Vincenzo
Riceviamo dal lettore Gennaro (Roberto) Ceruso:
Leggo, nell’inserto “ilCercaLavoro” del Tirreno dello scorso 29 dicembre, che il Comune di San Vincenzo intende assumere, a tempo indeterminato, un dirigente in possesso della laurea magistrale in giurisprudenza per l’Area Urbanistica e Lavori Pubblici che, a mio parere, vedrebbe più adatta una laurea magistrale in architettura od ingegneria nelle quali è già compreso un esame di diritto. Mi si potrà obiettare che quel dirigente dovrà affidare lavori operando attraverso bandi/gare dove gli aspetti legali sono importanti ma credo che i bandi siano standard; e per quei rari casi in cui sia necessario inserire alcuni aspetti non compresi nelle formule standard, quel dirigente potrà sempre avvalersi della consulenza dei legali del Comune od anche di enti pubblici di livello superiore. Comunque, non mi meraviglio più da quando un laureato in lettere fu messo a capo della Banca d’Italia. Firmato: un cittadino amante delle cose logiche.
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I misteri delle macchine burocratiche, da quella nazionale a quelle comunali, non devono sorprendere. Perché la logica è una cosa, i concorsi spesso sono un’altra. Va anche ammesso che oggi operare nel campo delle gare richiede prima di tutto d’essere dotati di una competenza e uno “scudo” legale a prova di bomba, vista la facilità con cui chi non vince ricorre al TAR di turno.
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