Treni a idrogeno in Lombardia
MILANO – Anche Snam sarà al fianco di A2A nel progetto mirato a realizzare un’infrastruttura per il rifornimento di idrogeno a servizio dei treni a fuel cell di Alstom che inizieranno a operare sulla rete regionale di Ferrovie Nord Milano a partire dal 2023. Lo riporta “Hydronews”, l’informazione di settore per la filiera dell’idrogeno. Una filiera che avanza velocemente e che vede già operative auto giapponesi e navi sperimentali.
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L’azienda ferroviaria Nord Milano – scrive Hydronews – ha ordinato al costruttore francese 6 convogli a idrogeno lo scorso novembre e ha annunciato poi, a dicembre, una collaborazione con A2A proprio per la fornitura di H2 destinato ad alimentare questi nuovi mezzi ecosostenibili.
Ora entra nella partita anche Snam (che peraltro aveva già stretto un accordo di collaborazione con A2A proprio in tema idrogeno), grazie ad un memorandum d’intesa firmato dall’ad dell’azienda di San Donato Milanese, Marco Alverà, dal presidente di FNM Andrea Gibellie dall’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini.
Nell’ambito del progetto denominato H2iseO – che mira a dar vita in Lombardia, e in particolare nel Sebino e in Valcamonica, alla prima “Hydrogen Valley” italiana – Snam, FNM e A2A collaboreranno alla realizzazione di un sistema di produzione e rifornimento per i nuovi convogli a energia pulita, che saranno acquistati da FNM e affidati a Trenord e che sostituiranno gli attuali a motore diesel sulla linea ferroviaria gestita da FERROVIENORD (società al 100% di FNM). Successivamente, entro il 2025, la soluzione idrogeno verrà estesa anche al trasporto pubblico locale, con circa 40 mezzi gestiti in Valcamonica da FNMAutoservizi (società al 100% di FNM), con la possibilità di aprire anche alla logistica merci.
“Con questo accordo rafforziamo il nostro impegno a investire per la decarbonizzazione dei trasporti ferroviari italiani grazie all’idrogeno” ha commentato l’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà. “I treni rappresentano la prima applicazione nella quale l’idrogeno verde sarà competitivo. Per questo, oltre a preparare la nostra rete a trasportare quantitativi sempre maggiori di idrogeno, abbiamo previsto nel piano 2020-2024 di Snam investimenti per circa 150 milioni di euro per lo sviluppo di sistemi di rifornimento dedicati alla mobilità ferroviaria sostenibile, che permetteranno di convertire le tante tratte ancora non elettrificate della rete italiana. I treni saranno uno dei primi passi nella creazione di una filiera nazionale dell’idrogeno, che potrà garantire nuove opportunità di sviluppo e occupazione”.
“L’iniziativa per la creazione della prima Hydrogen Valley italiana, promossa da FNM in collaborazione con Trenord – ha aggiunto sempre su Hydronews il presidente di FNM Andrea Gibelli – guarda al futuro ed è parte di un disegno più articolato che punta alla creazione di servizi di mobilità costruiti secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale. La presenza diffusa di centrali che producono energia da fonti rinnovabili come l’idroelettrico, ma non solo, è una delle peculiarità che rende la Valle Camonica particolarmente adatta allo sviluppo del progetto H2iseO, che ha una forte componente di innovazione e che ha l’ambizione di diventare un modello da replicare in altre aree del Paese.
I primi treni a idrogeno che circoleranno sulla Brescia-Iseo-Edolo ricaveranno proprio dal territorio, in una logica di filiera e di economia circolare, l’energia necessaria a muoversi a zero impatto ambientale, realizzando il primo esempio di totale decarbonizzazione del trasporto pubblico locale”. “Innovazione e sostenibilità sono due parole chiave della nostra azione, valori che sono alla base di questa importante collaborazione – ha infine dichiarato Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A – l’idrogeno potrà certamente avere un ruolo fondamentale nel favorire la transizione energetica per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo europeo di emissioni di CO2 zero al 2050. La natura multibusiness del nostro gruppo ci pone nella condizione di poter mettere a disposizione diverse soluzioni per la produzione di idrogeno green nell’area interessata dal progetto, dagli impianti idroelettrici ai nostri asset nell’ambito dell’economia circolare. Questo accordo è un ulteriore tassello nel percorso intrapreso da A2A per sviluppare le potenzialità di questa importante risorsa”.
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