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Giovani armatori in assemblea: semplificare, semplificare sempre più

ROMA – Sembrano, purtroppo, le famose voci che gridano nel deserto. Da quanti mesi – o addirittura anni – sentiamo chiedere da tutte le organizzazioni del lavoro la semplificazione della burocrazia, la velocità delle pratiche, un ordinamento marittimo più snello e moderno?

Ancora una volta, in un fiorire di webinar e di convegni online – seguirli tutti è altrettanto impossibile di quando erano organizzati di persona – le problematiche legate all’emergenza Covid-19 e le conseguenze per lo shipping nazionale e internazionale sono state al centro dell’assemblea di fine anno del Gruppo Giovani Armatori, presieduta da Giacomo Gavarone. L’assemblea si è tenuta in videoconferenza martedì scorso e in apertura dei lavori è stato dato il benvenuto a Lorenzo d’Amico, che entra a far parte del GGA.

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All’assemblea è intervenuto Luca Sisto, direttore generale di Confitarma, per un aggiornamento in materia di Registro Internazionale e Tonnage Tax anche alla luce delle novità che interverranno su input della Commissione Europea.

Nell’ottica di rilanciare la competitività della flotta mercantile e di tutto il cluster marittimo attraverso la sburocratizzazione e la modernizzazione di alcune norme dell’ordinamento marittimo italiano, – riferisce il report dell’assemblea – il Gruppo Giovani Armatori nel corso degli ultimi mesi ha lavorato all’aggiornamento dello studio comparativo sulla competitività della bandiera italiana, che analizza i principali aspetti che influiscono sull’operatività degli armatori nazionali nel contesto internazionale.

“Non si tratta solo di un’analisi comparativa tra diversi ordinamenti su temi complicati e spesso affrontati dai singoli Stati con filosofie, anche per ragioni socioculturali, differenti tra loro – ha affermato Giacomo Gavarone – ma di una sintesi del pensiero e delle esperienze di svariati operatori che rappresentano l’intero cluster marittimo italiano”.

“Abbiamo avuto la giovanile sfrontatezza di elaborare soluzioni efficaci e cost free derivanti direttamente dalle esperienze degli armatori e dalle piccole e grandi battaglie che tutti i giorni affrontiamo sul mercato per conservare non solo la marginalità commerciale delle nostre aziende ma spesso, e specie nell’ultimo periodo, la loro sopravvivenza. Con questo obiettivo abbiamo quindi operato un confronto tra il nostro ordinamento e le eccellenze dell’industria dello shipping a livello internazionale: ordinamenti che hanno fatto della celerità e della semplicità amministrativa un elemento caratterizzante e che lo hanno usato come mezzo per attrarre armatori locali e stranieri nel proprio registro navale”.

“La nostra storia, quello che siamo stati, quello che siamo e quello che dobbiamo essere – ha aggiunto il presidente dei Giovani Armatori – impone anche a noi di perseguire obiettivi di semplificazione e de-burocratizzazione. I passi avanti in termini di competitività fatti dalla nostra bandiera, anche frutto della produttiva sinergia fra Amministrazione e Confitarma, ci dimostrano chiaramente che l’impresa è sfidante ma per nulla impossibile”.

“Non proponiamo nulla che non sia già stato introdotto con successo in altri ordinamenti da parte di Stati a vocazione chiaramente marittima appartenenti, nella maggior parte dei casi, all’Unione Europea. La scelta di inalberare il tricolore – ha concluso Giacomo Gavarone – che tanto ci rende orgogliosi ovunque nel mondo, non è e non deve essere una scelta dettata dal cuore, ma sempre e comunque una decisione basata sull’efficienza garantita dal nostro sistema normativo”.

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Pubblicato il
19 Dicembre 2020

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