Nomine e il cubo di Rubik
LIVORNO – Se non fossimo pressati da notizie ancora più urgenti, sui dati che appaiono qui di fianco, relativi alle “pagelle” delle AdSP, vorremmo appellarci alla clemenza della Corte, come si dice in tribunale. Ma in attesa che qualcuno più qualificato di noi abbia voglia di rispondere al rapporto, ci occupiamo oggi di un altro tema delicato: le ormai prossime scadenze dei vertici delle AdSP e l’ordine di priorità che ci risulta. Seguiteci, se v’interessa.
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La prima AdSP che ha già visto un intervento è quella del Mar Ligure Orientale, dove il presidente architetto Carla Roncallo è stata designata all’Autorità Nazionale di controllo dei Trasporti. Il ministro non ha però indicato chi la sostituirà. Ci sono svariate candidature, che il MIT però tiene riservate. Come abbiamo già scritto, non c’è tempo da perdere: la procedura richiede il parere di due Regioni (nella fattispecie Toscana e Liguria, che tra l’altro hanno segno politico opposto) e poi delle commissioni parlamentari. Dicono che tra i candidati si sia proposto anche Mario Sommariva, attuale segretario generale a Trieste, genovese di origine e molto apprezzato in chiave generale. Dicono, ma niente di ufficiale.
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In ordine di tempo, scadranno a breve le AdSP del Tirreno Centro-Settentrionale (Civitavecchia, presidente di Majo), poi quella del Mar Jonio (Taranto, presidente Prete), quindi quella dell’Adriatico Centrale (Ancona, presidente Giampieri) e successivamente Tirreno Centrale (Napoli, presidente Spirito), quindi nell’anno nuovo Genova, Bari e infine Livorno. Vale per tutte il memento del tempo che stringe. I candidati che si sono proposti sono, in totale, quasi un centinaio: alcuni con una indicazione secca dell’AdSP dove preferirebbero, altri con un ventaglio. Una situazione atipica è quella di Gioia Tauro dove da oltre cinque anni c’è un commissario, l’ammiraglio Agostinelli: di recente il ministro De Micheli gli ha detto che vuole nominare presto un presidente, che non sarà lui. E pare gli abbia fatto balenare, visto che è stato bravo, qualche altra destinazione. Leggi più sotto.
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Veniamo all’AdSP del Tirreno Settentrionale, Livorno e Piombino + spiccioli elbani. Abbiamo scritto il numero scorso che il PD regionale e locale avrebbero concordato di proporre al ministro il nome di Luciano Guerrieri, già presidente a Piombino e indubbiamente capace, oltre che poco presenzialista. Però pare anche che il ministro De Micheli avesse fatto per Livorno una mezza promessa all’ammiraglio Andrea Agostinelli di proporlo per Livorno, lui che tra l’altro è livornese, come premio per l’ottimo lavoro svolto giù in Calabria. Non basta: mentre per Corsini, l’attuale presidente con riconosciute doti tecniche e progettuali, si prospetta uno spostamento malgrado abbia “quasi” portato a compimento la difficilissima incubazione della Darsena Europa. Sul suo posto però ci sarebbero parecchie altre aspirazioni. Pare – e ripetiamo che sono voci, non conferme ufficiali – che tra i nomi che si sono proposti ci siano oltre allo stesso Corsini (che ovviamente ci terrebbe a rimanere) anche Agostinelli, e poi Musolino, Sommariva, ovviamente Guerrieri, Provinciali, Macii, e qualche ex ammiraglio delle Capitanerie.
Siamo al cubo di Rubik per il ministro, ma non solo per lei. E il tempo, torniamo a dire, stringe, stringe, stringe.
Antonio Fulvi