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Dall’assemblea annuale ANITA le proposte urgenti al Governo

Thomas Baumgartner

ROMA – L’assemblea nazionale dell’ANITA ha affrontato a Napoli i tempi più scottanti dell’attuale situazione logistica europea, con interventi di alto livello. Dopo il saluto del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e la relazione del presidente di ANITA, Thomas Baumgartner, sono intervenuti il professor Ennio Cascetta, amministratore Unico di RAM, che ha parlato di “Sicurezza, sostenibilità e sviluppo: l’autotrasporto e la sfida della resilienza”, Francesco Vetrò, presidente di GSE Spa, che si è soffermato sul ruolo del Gestore dei Servizi Energetici, sul protocollo siglato con ANITA per la sostenibilità ambientale e sugli investimenti green del New Generation EU, e di Natale Mazzuca, vice presidente Confindustria con delega all’Economia del Mare, che oltre ad esporre le proposte dell’Associazione per la mobilità e i trasporti ha parlato del contributo del cluster marittimo-portuale alla ripresa.

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Nel suo intervento il professor Ennio Cascetta ha sostenuto che “La logistica è quel settore che ogni giorno ci tiene a 5 giorni di distanza dalla carestia; basti pensare a cosa sarebbe successo se durante il lockdown si fosse fermato, ad esempio, l’approvvigionamento merci verso le aziende e gli esercizi commerciali rimasti aperti. Occorre dunque, con l’occasione del Recovery Fund, sostenere il comparto della logistica, riconoscendogli in molti casi il ruolo di servizio di interesse economico generale ed elaborando un vero e proprio ‘Piano industriale’ nazionale che integri la realizzazione delle necessarie infrastrutture con incentivi intelligenti, maggiore formazione e innovazione tecnologica”.

“La transizione verde e quella digitale sono ormai le strade maestre per rilanciare l’economia e sostenere le imprese in un contesto post pandemia. Per il nostro Paese – ha sottolineato il presidente del GSE, Francesco Vetrò – è quanto mai necessario saper intercettare le risorse comunitarie con cui sostenere investimenti pubblici e privati nel percorso della transizione energetica. Il GSE, in qualità di Istituzione terza rispetto al mercato e grazie al proprio patrimonio di competenze e conoscenze, è pronto a fare la sua parte e assicura la massima collaborazione al fianco delle imprese e delle Istituzioni, per supportare il Paese e traguardare con successo gli obiettivi, sempre più sfidanti, e i nuovi paradigmi che gli stessi comportano”.

“L’autotrasporto, la logistica – ha detto Natale Mazzuca, vice presidente di Confindustria per l’Economia del Mare – rappresentano una catena del valore nella nostra economia e per questo è necessario un cambio di passo da parte di tutti gli attori della filiera, committenza compresa, affinché venga costituita quella cultura di impresa necessaria per competere sui mercati internazionali. Anche per questo -Confindustria ha lanciato con forza una visione strategica di lungo periodo, nel volume ‘Il coraggio del futuro Italia 2030-2050’: si attendono indicazioni precise, a cominciare dal Recovery Plan. Il settore deve essere in grado di cogliere quelle prospettive di sviluppo che vanno dalla sostenibilità alla digitalizzazione, per generare processi di trasformazione organizzativa, favorire l’integrazione modale e aumentare la concorrenza e l’efficienza. Non possono mancare incentivazioni e finanziamenti per l’adeguamento tecnologico e ambientale dei mezzi di trasporto, con stabilità temporale e risorse certe, e vanno completate le TEN-T, estesa l’Av e ristrutturata la rete per il cargo ferroviario, connettendo reti e nodi e puntando sull’ultimo miglio”. “Attenzione particolare va dedicata alla Blue Economy, tema prioritario per Confindustria – ha concluso Mazzuca – al quale il presidente Bonomi ha dedicato un’attenzione specifica: un comparto -che coinvolge molti settori, industriali e di servizi, un cluster di attività sul quale promuovere una pianificazione strategica, per sfruttare tutte le enormi potenzialità generate dalla ‘risorsa mare’”.

“È chiaro a tutti che offriamo al Paese servizi di interesse pubblico – ha detto nella relazione di apertura il presidente Thomas Baumgartner -. Chiediamo quindi che venga riconosciuto il ruolo essenziale che ricopriamo, non solo per il funzionamento del sistema economico ma per l’intero sistema sociale del Paese. Occorre adottare una visione strategica a 360° del settore”. Da cui Baumgartner ha fatto discendere la richiesta di “pari trattamento per la mobilità delle merci e la mobilità delle persone”. Serve “un salto culturale collettivo”, da tradurre nella rimozione degli ostacoli ai passaggi dei valichi alpini, nella riforma del calendario dei divieti di circolazione e nella possibilità di revisione dei mezzi commerciali nelle officine private. “Abbiamo bisogno di uno Stato – ha aggiunto – che rimuova le condizioni strutturali di svantaggio risolvendo vecchi problemi con risposte nuove”.

Venendo alla sostenibilità ambientale, il presidente ha insistito che il 70% delle emissioni inquinanti e della congestione stradale è dovuto al traffico delle persone: “Il trasporto delle merci negli ultimi vent’anni ha fatto moltissimo per ridurre il suo impatto sull’ambiente e continuerà a farlo anche in futuro, come ci chiede l’Europa”. E per il futuro oltre che continuare a lavorare per il trasferimento modale, ANITA propone per il trasporto pesante di puntare sui veicoli elettrici per le percorrenze brevi, anche nella city logistics, e sull’idrogeno green, quindi prodotto da fonti rinnovabili, per i viaggi di lungo raggio, sostenendo l’utilizzo di GNL, il gas naturale liquido, nella fase di transizione.

La modernizzazione in chiave digitale è premessa per la sostenibilità ambientale: innovazione e digitalizzazione delle imprese, in particolare le piccole e medie, e dei processi, oltre che delle infrastrutture con le smart road, e dei veicoli, con la guida autonoma e il platooning, sono la strada maestra che anche il trasporto e la logistica indicano: “Chiediamo che il Governo rimuova ogni limitazione di accesso ai finanziamenti per la trasformazione digitale per le imprese che, da Codice Ateco, svolgono in via primaria il trasporto su strada – ha spiegato Baumgartner -. E che si autorizzi finalmente la lettera di vettura elettronica, la eCRM, per semplificare i flussi di informazione tra gli attori della filiera”. Insieme alla sperimentazione di autoarticolati fino a 18 metri e combinazioni modulari fino a 25 metri di lunghezza.

Le proposte di ANITA al Governo

Innovazioni

• Rimuovere le limitazioni di accesso ai finanziamenti in chiave 4.0 per le imprese che, da codice ATECO, svolgono in via primaria il trasporto su strada e non solo l’attività logistica, per avviare la trasformazione digitale dei processi operativi e raggiungere una maturità digitale.

• Necessità di individuare azioni e correttivi tali da rendere ancora più efficiente l’intero sistema logistico nazionale. Il lavoro della Cabina di Regia UIRNet sarà utile solo se funzionale al superamento di tutte le criticità finora registrate dalla Piattaforma Logistica Nazionale.

• Diffusione dei documenti in formato digitale, a partire dalla eCMR, la lettera di vettura elettronica nel trasporto stradale, per semplificare i flussi di informazioni tra i diversi attori della filiera logistica, rendendoli più sicuri, veloci ed economici: Italia e Portogallo sono gli unici a non aver ancora attivato nessuna sperimentazione.

• Progetto 18, ovvero autoarticolati con lunghezza fino a 18 metri; EMS, European Modular System, combinazione modulare fino a 25,25 m di lunghezza totale e fino a 50/60 tonnellate totali. Grandi i vantaggi di tali soluzioni di trasporto: minore impatto ambientale e infrastrutturale, consumi di carburante inferiori del 15%, riduzione del numero dei viaggi, minori costi per trasporti ferrovia-strada, ottimizzazione dei carichi.

• Sperimentazione della guida autonoma per i mezzi pesanti e platooning.

• Riforma delle regole sui divieti di circolazione dei mezzi pesanti.

Energia e Ambiente

• Promuovere gli investimenti green per il rinnovo delle flotte e l’efficientamento energetico dei mezzi di trasporto, del patrimonio immobiliare, nella produzione e autoconsumo di energia pulita da fonti rinnovabili.

• Disincentivare l’utilizzo di veicoli di vecchia generazione (EURO III e precedenti), per esempio non riconoscendo sconti sui pedaggi autostradali.

• Sostenere l’idrogeno green agendo su: ricerca e produzione, infrastrutture di approvvigionamento e distribuzione – dedicando particolare attenzione alla localizzazione delle stazioni di rifornimento in prossimità dei grandi nodi autostradali -, offerta di veicoli sul mercato, domanda e utilizzo degli autotrasportatori.

• Nel trasporto pesante di merci occorre puntare sull’elettrico puro per le brevi distanze e l’ambito urbano e sull’idrogeno con fuel cell per il lungo raggio. Nella fase di transizione il bio-GNL e i biocarburanti avanzati avranno un ruolo fondamentale e andranno adeguatamente promossi, per esempio riconoscendo un rimborso maggiore dei pedaggi autostradali per i veicoli che li utilizzano.

• Promuovere il trasferimento modale, strada-mare e strada-ferrovia. Occorre investire in nuovi terminal ferroviari per il trasbordo dei mezzi stradali e cambiare il meccanismo di attribuzione delle risorse pubbliche a valere su Marebonus e Ferrobonus: i contributi vanno erogati direttamente alle imprese di autotrasporto che fanno la scelta modale.

• Mantenere il trattamento fiscale differenziato tra gasolio e benzina non essendo questa la vera causa che ha frenato il rinnovo del parco circolante in Italia.

Lavoro

• Inserire nel Decreto Flussi una quota di ingressi dedicata al settore dell’autotrasporto merci per conto terzi per consentire ai lavoratori non comunitari di essere impiegati come conducenti professionali di mezzi pesanti da imprese italiane. Ciò tamponerebbe la cronica carenza di autisti nel nostro Paese.

• Ridurre il cuneo fiscale e contributivo per la sostenibilità sociale e alleviare le pressioni concorrenziali dei Paesi comunitari.

• Introdurre flessibilità lavorativa per consentire alle imprese italiane di recuperare competitività.

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Pubblicato il
14 Ottobre 2020

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