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A RemTech Smart Ports e domani

FERRARA – Nella conferenza nazionale Smart Ports, che si è tenuta in versione digitale all’interno del grande evento RemTech appena concluso, si è fatto il punto del percorso ormai avviato per uno sviluppo portuale sostenibile e si sono illustrati i programmi per ulteriormente intensificare le azioni che vanno in questa direzione. Come ha detto Stefano La Porta presidente di ISPRA nel suo intervento di saluto ed introduzione alla conferenza, il tema dei porti e delle infrastrutture portuali è decisivo per il rilancio del Paese e quando si parla di una transizione economica al verde e alla sostenibilità non si può non pensare al coinvolgimento delle strutture ed infrastrutture portuali per la centralità che hanno nella vita economica e sociale. È quindi su queste che oggi più che mai il Paese deve puntare la propria attenzione per riprendersi dagli effetti devastanti della crisi per avviare un new green deal europeo. Altro concetto importante ricordato da La Porta quello della necessità di una riflessione che punti ad integrare i concetti di pianificazione, programmazione, progettazione per rendere gli Smart Ports sempre più inseriti nel contesto urbano, renderli più efficienti e più adatti ad affrontare le sfide commerciali che abbiamo davanti proprio rispetto al tema della sostenibilità.

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Questi i dati portati dal presidente ISPRA: le prospettive di sviluppo indicano per il 2050 un raddoppio del traffico aereo con un incremento stimato di emissioni di gas serra e nello stesso orizzonte temporale il trasporto marittimo assorbirà circa il 90% del commercio globale con un incremento del 2,5% di emissioni di gas clima alterante. Quindi in questo contesto aeroporti e porti sia marittimi che fluviali giocheranno un ruolo sempre più importante come punti di connessione fra le rispettive reti, come nodi multimodali di scambio e come siti commerciali strettamente collegati con altre forme di trasporto terrestre e altre realtà urbane. A fronte di queste prospettive e per aiutare a superare la crisi pandemica l’UE ha recentemente pubblicato il documento European Green Deal Call 2020 che è specificatamente orientato a dare risposte in termine di ricerca e sviluppo per affrontare la crisi climatica in sinergia con le esigenze di protezione dell’ambiente. Più di 980 milioni di euro sono da destinare ad una ventina di attività e tra queste, nella linea 5 del programma, rientra il tema dei green ports che riguarda sostenibilità e Smart Ports. L’obiettivo di questa linea è di intercettare concetti e soluzioni innovative per le comunità portuali al fine di ridurre emissioni di gas serra e migliorare la loro resilienza alle sfide del cambiamento climatico.

Alla tavola rotonda ha voluto portare il suo saluto Daniele Rossi, presidente di Assoporti e della AdSP del Mar Adriatico Centro Settentrionale interrompendo un improrogabile impegno sopraggiunto. Rossi ha ringraziato RemTech per avere ideato e creato questo importante luogo di incontro che sempre più negli anni ha sensibilizzato i porti italiani verso le ormai imprescindibili tematiche di sostenibilità.

Alla tavola rotonda hanno portato il loro contributo in termini di iniziative e progetti green Mario Paolo Mega, presidente dell’AdSP dello Stretto, Stefano Corsini, presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale, Francesco Messineo, segretario generale del Mar Tirreno Centrale, Francesco di Sarcina, segretario generale del sistema del Mar Ligure Orientale, oltre al capitano di vascello Marco Grassi vicedirettore dell’Istituto Idrografico della Marina, Francesco Ventura della OICE, Andrea Pedroncini della DHI e Marco Fumanti della Codevintec.

Al termine della tavola rotonda sono stati consegnati da Andrea Zamariolo, coordinatore del comitato scientifico di Coast/RemTech i premi Smart Port Award 2020 a Daniele Rossi della AdSP del Mar Adriatico Centro Settentrionale per aver condotto in porto l’inizio dei lavori dell’Hub portuale di Ravenna, pietra miliare per lo sviluppo del porto, della regione Emilia Romagna e dell’intero sistema paese e a Mario Paolo Mega della AdSP dello Stretto che, fresco di nomina, sta lavorando all’efficientamento e sostenibilità con diverse iniziative nello spazio del complesso sistema composto da cinque porti, compresi in due Regioni e due Province, divisi dal mare. Uno Stretto che rappresenta un nodo nevralgico per il sistema di comunicazioni del nostro Paese e un punto di passaggio per il commercio nel Mediterraneo, un ponte verso l’Europa.

C.G.

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Pubblicato il
30 Settembre 2020

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