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A Fedespedi Giovani vessillo “Green”

Armando Borriello

NAPOLI – Il dottor Armando Borriello, presidente Fedespedi Giovani e membro di ACCSEA, affronta in questa intervista le problematiche della categoria, con particolare riferimento al sempre più pesante ingresso delle compagnie di navigazione nel loro “territorio”.

Il periodo molto critico che abbiamo attraversato ha cambiato tante situazioni e prospettive; su quale aspetto prioritario in questa fase si è concentrato il lavoro di Fedespedi Giovani? E su quale in futuro prevedete di lavorare?

La pandemia ed il conseguente Lockdown hanno rivoluzionato completamente i programmi di tutti: anche quelli delle Associazioni come la nostra. Questo ha causato una rivoluzione di temi ed approcci. Innanzitutto abbiamo rimodulato tutto su base e-meeting e video lezioni, per poter tenere sempre viva la fiamma dell’interesse e della partecipazione. Di più: durante il lockdown i nostri incontri sono stati pressocché settimanali e le attività erano improntate tutte sull’assistenza alle imprese associate ed agli iscritti per affrontare al meglio ed interpretare in maniera univoca tutte le novità normative e le criticità che hanno fatto del nostro settore il fulcro dell’economia nazionale in tempo di chiusura forzata. Nella riprogrammazione abbiamo tenuto conto del messaggio forte che il Covid-19 ha impresso in tutti noi: abbiamo necessità di guardare al futuro in modo SOSTENIBILE, con un vero e proprio cambio di paradigma. Per questo faremo di Fedespedi Giovani, tra le altre tante attività che portiamo avanti, il vessillo Green della Federazione nazionale delle Imprese di Spedizione.

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Quale ritiene siano i problemi più concreti che stanno affrontando gli spedizionieri e quali sono le indicazioni della categoria che i decisori dovrebbero recepire prioritariamente?

Le principali difficoltà che affrontiamo come spedizionieri ingenerano dalle posizioni di dominio ed oligopolio cui sono giunte le compagnie di navigazione: c’è una strozzatura nel processo della libera scelta del cliente finale. Come intermediari siamo sempre più posti nelle condizioni dai nostri principali fornitori di non essere dotati degli opportuni strumenti per essere concorrenziali… a chi? alle compagnie di navigazione stesse, e perciò agli stessi fornitori. A livello europeo enorme è lo sforzo che si sta compiendo, per il mezzo delle nostre associazioni CLECAT e FIATA, al fine di mostrare con numeri e dati concreti l’effettiva insussistenza dei motivi che hanno portato alla proroga della BER. Staremo a vedere, ma nel mentre non siamo allo stallo: lavoriamo per mostrare ai nostri interlocutori chi siamo, qual è il valore del nostro lavoro, e quali sono i benefici della scelta di un interlocutore alla pari. La politica italiana d’altro canto, in un paese che vive di esportazioni e che mai come ora necessita di stimoli per ripartire, dovrebbe dare massima priorità alle istanze del nostro settore: infrastrutture adeguate, legislazione snella, favorire fiscalmente le imprese che lavorano con l’estero e che hanno subito il maggior colpo dalla pandemia.

Dall’Europa abbiamo avuto un segnale di attenzione importante: ha fiducia che il mondo della logistica, spedizioni e trasporto possa riuscire a fruirne concretamente? Quali le aspettative?

L’Europa, sulla scia di quanto fatto in tutto il mondo, ha riconosciuto il settore delle spedizioni, logistica e trasporti come “strategico”: questo è sicuramente uno slancio del decisore politico verso la nostra categoria. Un punto di partenza, ma sicuramente non uno di arrivo. È un’occasione più unica che rara per noi del settore di costruire una “brand identity” univoca, unico strumento di sopravvivenza per un intero settore che conta migliaia di posti di lavoro e che rischia di scomparire a favore di call-center delocalizzati, automezzi di proprietà di holdings finanziarie e dati dell’intero comparto produttivo nazionale nelle mani di pochi attori protagonisti. Siamo chiamati a difendere un mestiere antico dalla forte caratterizzazione labour intensive, e dobbiamo utilizzare questo momento a nostro favore per ottenere una riconoscibilità estesa anche ai non esperti di settore ed una presenza mediatica costante.

Siamo vicini al rinnovo dei vertici di grande parte delle AdSP; pensa che il criterio adottato dal governo sia condivisibile o ritiene che possa essere migliorabile, anche considerando che quei presidenti che hanno ottenuto risultati potrebbero meritare di essere confermati?

La continuità è sinonimo di affidabilità: noi in Italia dobbiamo imparare a capire questa corrispondenza biunivoca. Ben venga dunque che il criterio adottato dal Governo preveda la facoltà che i soggetti meritevoli possano essere riconfermati.

E come membro di ACCSEA Giovani: siamo alla vigilia della Naples Shipping Week; quali esigenze particolari avverte il mondo campano dei corrieri, spedizionieri ed autotrasportatori che rappresentate?

La Naples Shipping Week è un’importante occasione per tutto il cluster locale di ospitare le eccellenze di settore ed inquadrare problemi e soluzioni, sia locali che nazionali. In ambito campano grande rilievo ha la questione delle ZES, mai partite, e dei Nodi Logistici, a partire dallo stesso Porto di Napoli. Bisogna lavorare affinché i servizi sostituiscano la manifattura, in una regione che ancora riesce a trattenere una parte importante del tessuto industriale produttivo italiano, ma che ne ha perso importanti pezzi negli ultimi decenni. Grazie alla posizione privilegiata nell’area Centro Sud, la Campania può rappresentare un catalizzatore di merce proveniente dal Nord e viceversa, dotata come è di Interporti con snodi intermodali e un importante polo aeroportuale costituito dagli Aeroporti di Napoli e Salerno. Il tutto però necessita di uno sviluppo armonico: speriamo che la recente rielezione degli organi di governo regionale conduca questi ultimi a muovere i propri passi in questa direzione in maniera decisa e risoluta.

Quanta importanza riveste il tema della sostenibilità per ACCSEA?

La sostenibilità ha sicuramente un ruolo primario, sempre. Sostenibilità intesa in senso lato: per l’ambiente, per le imprese, per il lavoratore. Siamo in ACCSEA sempre aggiornati su tutto quanto interessa il nostro settore al fine di sensibilizzare le nostre imprese associate al rispetto di canoni di buona condotta morale, legale ed ambientale. La ACCSEA rappresenta pur sempre la prima associazione territoriale nel Mezzogiorno per iscritti, ed ha un importante ruolo di guida anche per le territoriali minori con cui collabora e dimostra sempre piena disponibilità e condivisione.

C.G.

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Pubblicato il
30 Settembre 2020

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