Ecco i primi cento porti container
LONDRA – L’edizione 2020 di Lloyd’s List One Hundred Ports, raccoglie com’è ormai tradizione i dati annuali sul totale dei container delle strutture portuali d’élite del mondo.
Dato che l’anno in corso 2020 è condizionato dalla tragedia mondiale della pandemia, il 2019 – sottolinea Lloyd’s List – può essere definito la calma prima della tempesta.
Nel 2019 la crescita dei volumi dei primi 100 porti – premette il rapporto – si è attenuata rispetto all’anno precedente: una tendenza in linea con le proiezioni di una crescita più moderata da qui in poi con la maturità del settore dei porti container.
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I totali di TEUs sono cresciuti del 2,5% nel 2019 anno su anno, contro il dato di crescita del 4,8% registrato nel 2018 e del 6% registrato nel 2017. La crescita dei container è stata tipicamente frammentata: con un aumento inferiore al 3%, i volumi in Cina sono stati in gran parte contenuti, anche causa la guerra commerciale con gli Stati Uniti. Ciò ha accelerato il trasferimento in corso del traffico verso altri centri di produzione in Asia.
Tuttavia, la posizione dominante della Cina nel settore portuale non si riduce. Il commercio container attraverso la Cina ha rappresentato quasi il 40% del totale complessivo di TEUs.
Ottime le performances sia in Medio Oriente che nel Mediterraneo, dove la crescita media tra i porti della regione è cresciuta rispettivamente del 6,3% e del 6,6%.
La crescita dei volumi in Nord Europa, Nord America, Centro e Sud America è stata invece, nella migliore delle ipotesi, esigua.
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Esaminando la classifica dei primi 100 porti al mondo, si ha conferma che la Cina nel 2019 è rimasta la mattatrice. Sono suoi i primi cinque porti della lista (nell’ordine Shanghai, Singapore, Ningbo, Shenzhen e Guangzhou) con al sesto posto il coreano Busan. La classifica segue con altri porti cinesi e orientali. Il primo porto europeo è Rotterdam, al 10° posto, mentre il primo del Mediterraneo è il Pireo al 26° posto, seguito da Valencia (28°). Nota: il Pireo è ormai anch’esso un terminal gestito dai cinesi.
I porti italiani non ne escono bene: il primo, Genova è solo al 74° posto, seguito da Gioia Tauro al 78° posto. Tutti gli altri sono fuori dalla classifica, che si chiude con Taipei.
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