Ivano Russo e la madre dei nostri guai

Ivano Russo
ROMA – Pur facendo un taglio sull’abbondanza di commenti, specie critici, che piovono sul governo in quella che è da qualche tempo la campagna elettorale per le regionali, alcuni spunti che vengono dal mondo operativo vanno indubbiamente meditati.
È il caso del recentissimo intervento del direttore generale di Confetra Ivano Russo sul sito di “Shipping Italy”, molto seguito dal mondo portuale. Russo è conosciuto per non aver peli sulla lingua e non si è smentito. Sull’azione del governo per fronteggiare la crisi “dentro questo disastro globale” ha individuato luci ed ombre. I cento miliardi investiti sono un punto a favore dell’esecutivo: e Russo ha citato ancora il taglio dell’Irap, gli ammortizzatori sociali, il riconoscimento per decreto dell’importanza strategica della logistica e l’estensione del credito d’imposta al settore. Male invece – ha detto – il DL Liquidità con tempi di erogazione del tutto negativi.
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Ma “la madre di tutte le questioni” – come ha scritto – è una pubblica amministrazione poco performante, che ha attuato i provvedimenti del governo “poco, tardi e male”.
Russo ha sottolineato nel suo intervento su “Shipping Italy” che la sfida del vero rilancio oggi ha un nome e un cognome: Recovery Fund, con i 200 miliardi che se bene investiti possono cambiare il volto del paese e del settore logistico. Per bene investire, sintetizzando il suo pensiero, bisogna aiutare concretamente le imprese italiane che sono storicamente vessate da “nanismo dimensionale” (il 90% hanno meno di 5 milioni di fatturato e meno di 9 addetti) pur rappresentando il 9% del Pil.
Programmi, progetti e richieste – ha concluso Ivano Russo – saranno portati all’attenzione dei vari ministri nei programmi degli incontri (anche virtuali) dei prossimi giorni, dalla Naples Shipping Week in poi. Con un imperativo: “Vogliamo essere connessi: con l’Europa, con il mondo, con i grandi flussi di merci e di dati, con il commercio internazionale”. Una sfida che riguarda le infrastrutture – materiali e digitali – ma anche la politica. E la capacità di fare politica per un domani migliore.
Commenti? Solo uno: siamo con Ivano Russo e con le sue proposte. E a fianco di Confetra come sempre, per dare il nostro – modesto ma sincero – contributo.
A.F.
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