Il quesito degli amici americani
LIVORNO – Mi dicono amici americani che sebbene tutto il mondo sia paese, quello che si legge in questi giorni sui quotidiani italiani denota o un colpevole menefreghismo della tutela dell’onorabilità dei cittadini, o la descrizione di un sistema marcio fino al midollo. Tanto marcio da far passare la pur claudicante democrazia USA come un esempio di sublime rispetto della gente e dei suoi diritti, bianca, gialla o black che sia.
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Gli amici americani non scendono da Marte. E faccio fatica a chiamare in mio aiuto l’amor di Patria quando mi fanno notare che un presidente di Regione – tra le più importanti e dinamiche – è sotto accusa per presunti favoritismi sui presìdi anti-Covid; che in una caserma di carabinieri si spacciava droga e si facevano festini con i trans; che la metà dei presidenti delle AdSP è sotto processo per abusi di potere o peggio; che il presidente della più importante struttura della magistratura è stato cacciato perché avrebbe politicizzato le sentenze; che i consiglieri regionali della Toscana (ma probabilmente non solo loro) intascavano i rimborsi di trasferta quando per il black-down del Covid le trasferte erano bloccate; che una ex presidente del consiglio si è dimessa da una carica in ambito logistico perché avrebbe speculato sulle mascherine anti-pandemia; che una gara per l’assegnazione della gestione di un importantissimo sistema di bacini di carenaggio è stata assegnata ormai da mesi e mesi ma non ancora ratificata, forse perché non si è sicuri di aver fatto bene; che un progetto di grande darsena portuale sulla costa labronica, sostenuto in pieno dalla Regione, inserito tra le opere urgenti da accelerare con un commissario e con finanziamenti pubblici già stanziati, viene boicottato dai Cinque Stelle all’interno dello stesso governo il cui ministro è invece impegnato ad accelerare; che malgrado le compagnie delle crociere abbiano sanificato radicalmente le navi, istituendo itinerari “protetti” e garantendo al massimo grado equipaggi ed ospiti, l’Italia continua a tener tutto bloccato con perdite di migliaia di posti di lavoro; che… Scusatemi, mi sono lasciato trascinare. Magari potete aiutarmi voi a trovare qualche giustificazione per l’Italia con gli amici americani?
Antonio Fulvi
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