Paola Pizzi (PD): “Accelerare sulla Toscana”
FIRENZE – “Le infrastrutture della Toscana costiera – scrive Paola Pizzi della segreteria regionale Toscana del PD – sono all’attenzione del Governo e del MIT: nell’elenco delle opere da commissariare, inserito dal ministro dei Trasporti nel quadro del Decreto Semplificazioni, ritroviamo tra le infrastrutture stradali il Corridoio tirrenico (il collegamento stradale A12 Tarquinia – San Pietro in Palazzi) e la Due mari (la strada E78 Grosseto-Fano), mentre tra i porti c’è la Darsena Europa di Livorno. Questo sancisce con forza l’importanza strategica e l’improcrastinabilità di opere fondamentali per lo sviluppo economico del “sistema Toscana” tutto ed in particolare della sua costa.
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Ora più che mai, nell’era post emergenza pandemica, l’intero polo logistico costiero della Toscana si deve preparare – continua la Pizzi – a diventare velocemente parte attiva dell’euro-corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo, tanto più se è vero che assisteremo ad un importante reshoring, ovvero ad un’inversione di rotta delle delocalizzazioni produttive. Il PD della Toscana non sostiene che il Codice degli Appalti vada azzerato e che si debba applicare in modo sistematico il sistema “Ponte Morandi”: sarebbe un errore. D’altra parte è sì fondamentale semplificare e velocizzare la fase autorizzativa ed esecutiva delle singole opere prioritarie per la Regione, ed è in questo senso che l’inserimento del Corridoio tirrenico, della Due mari e della Darsena Europa tra le opere da commissariare non può che essere positivo – sottolinea la Pizzi – ma perché porti alla concretizzazione di dette opere in tempi brevi è importante che il commissariamento si traduca non tanto nell’individuazione di un’ulteriore figura commissariale, ma piuttosto attribuisca agli enti proposti alle realizzazioni poteri extra-ordinari che permettano di operare con procedure non ordinarie caratterizzate dall’urgenza.
“I poteri commissariali – continua la nota del PD regionale – potranno garantire la velocizzazione di tutti i processi ed in particolare di quelli nei quali gli iter realizzativi si inceppano maggiormente, ovvero in quella che è la fase progettuale ed autorizzativa, soprattutto a causa della farraginosa impalcatura normativa ambientale. Grazie ai poteri commissariali sarà possibile l’acquisizione dei pareri in tempi ridotti e la produzione in autonomia delle autorizzazioni necessarie, in modo da accelerare l’intero processo esecutivo. Si potrà così assistere ad un cambio di marcia che dovrà affiancarsi e che contribuirà a quella discontinuità nelle istituzioni portuali toscane, già più volte auspicata da esponenti del Partito Democratico e sollecitata dal Consiglio comunale della città di Livorno. Infine, nel concentrarsi sulla realizzazione delle singole opere prioritarie, non dobbiamo dimenticare che il sistema infrastrutturale deve costituirsi come un sistema integrato – conclude la nota – dove i nostri porti ed interporti si configurino come veri e propri nodi di interconnessione modale, ed è per questo che la velocizzazione che interesserà il Corridoio tirrenico dovrà comprendere anche i collegamenti viari della dorsale con i porti, ed in particolare il collegamento con quello di Piombino, costituito dalla SS398, che ormai si attende da troppo tempo e che rappresenta un tassello fondamentale per lo sviluppo dell’intero sistema portuale toscano”.
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