E l’Ancip contesta Bucchioni

Giorgio Bucchioni
ROMA – “Abbiamo appena letto, letteralmente stupefatti, il comunicato del signor Giorgio Bucchioni presidente Associazione Agenti Marittimi La Spezia.
Parole scritte alla rinfusa – scrive in una sua nota l’Ancip – che variano da tratti grotteschi ed esilaranti ad altri totalmente forieri di verità.
“L’intervento in questione – sostiene Ancip – inizia con affermazioni di una gravità inaudita. Tentare di giustificare e minimizzare le immagini dei fatti avvenuti nel Porto di La Spezia è un qualcosa di indegno di un paese civile e democratico come il nostro. Un episodio che ha fatto il giro del mondo e fatto rabbrividire anche i nostri compagni e lavoratori di quella splendida città portuale che è La Spezia.
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“Consigliando innanzitutto di andarsi a leggere il primo articolo della Nostra meravigliosa Costituzione. Ci preme sottolineare al signor Bucchioni che i lavoratori portuali hanno una altissima formazione sia in termini di sicurezza che di professionalità. Dovrebbe sapere, infatti, che nelle imprese portuali art. 16, 17 e 18 la voce “formazione” incide notevolmente sul bilancio delle stesse e non potrebbe essere altrimenti, viste le difficoltà e le pericolosità nello svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali. Una formazione continua, specializzata e avanzata che non hanno, perché a loro altro è richiesto, i nostri fratelli e compagni marittimi, così come i nostri portuali non hanno specifica formazione per le operazioni da effettuarsi durante la navigazione dei vettori marittimi. Per il semplice principio che da sempre sosteniamo che i marittimi fanno i marittimi ed i portuali fanno i portuali.
“Per noi non esistono lavoratori di serie A e serie B – scrive Ancip – e la nostra Associazione combatte tutti i giorni contro ogni forma di messa in discussione di tale concetto. Per noi esiste il lavoro declinato nelle sue varie forme e nessuno mai come la nostra Associazione si batte e si è battuta per la salvaguardia della dignità, anche economica, di ogni lavoratrice e di ogni lavoratore, pertanto rispediamo al mittente queste amenità.
“Inoltre, vorremmo ricordare che lo sciopero unitario delle organizzazioni sindacali del 24 luglio p.v. vede uniti, fianco a fianco, i marittimi e i portuali.
Quindi le contrapposizioni tra queste categorie rimangono solo nella mente del Bucchioni. Alla luce di quanto fin qui esposto – conclude la nota – dovrebbe essere semplice comprendere come l’emendamento a firma dell’onorevole Davide Gariglio, che regolarizza l’istituto dell’autoproduzione delle operazioni portuali è un intervento in favore del lavoro”.
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