Osservatorio Toscano Biodiversità: inaugurato il Punto Informativo
LIVORNO – Lunedì scorso è ritornata finalmente in mare la tartaruga Caretta caretta Nanuk accompagnata – al molo del Circolo della Pesca “N. Sauro” nei pressi dello Scoglio della Regina – dai ragazzi del Centro estivo del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo che avevano assistito nella sala del Relitto dell’Acquario di Livorno, alla presentazione del progetto Europeo “Pescatori e tartarughe marine: facciamo luce in mare!” per la promozione della pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, evento organizzato dall’Università degli Studi di Siena.
[hidepost]
Alle ore 12,00, l’operazione di rilascio è avvenuta dal molo del Circolo della Pesca “N. Sauro” nei pressi dello Scoglio della Regina, grazie al supporto logistico della Capitaneria di Porto di Livorno e dei Vigili del Fuoco di Livorno – Nucleo Nautico che hanno messo a disposizione dell’Acquario di Livorno, che ha lavorato in collaborazione con ARPAT, le imbarcazioni riservate per il trasporto della tartaruga. La liberazione è avvenuta nella zona B dell’Area Marina Protetta delle Secche della Meloria.
Al suo arrivo all’Acquario di Livorno per le cure l’esemplare presentava una lacerazione alla pinna sinistra a livello scapoloomerale, con esposizione di parte del tessuto osseo sottostante ed inizio di necrosi. L’assenza di fratture è stata confermata grazie all’esame radiografico effettuato dallo staff dell’Ospedale Veterinario di Ardenza, che ogni volta in casi come questo fornisce un prezioso supporto e contributo.
Al momento del recupero la tartaruga, di sesso femminile, pesava 21 kg con una lunghezza di 56 cm di carapace ed una larghezza di 51 cm. Dopo i 5 mesi di “degenza” presso il Centro di Recupero e Riabilitazione per tartarughe Marine dell’Acquario di Livorno – dove lo staff acquariologico e veterinario si è preso cura dell’animale – l’esemplare ha raggiuto un peso di 24 kg.
Durante la “degenza”, è stato osservato emettere brandelli di plastica attraverso le feci, confermando ancora una volta come l’inquinamento da plastica in mare costituisca un problema enorme per questa e molte altre specie.
Con il rilascio sul carapace della tartaruga è stato applicato, a cura del professor Paolo Luschi del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Pisa, un radiotrasmettitore collegato al sistema satellitare ARGOS. Il tag satellitare consentirà di seguire gli spostamenti dell’esemplare auspicabilmente per almeno 6-7 mesi dopo la sua liberazione, in modo da ricostruire i movimenti effettuati e identificare le aree maggiormente frequentate. L’operazione di rilascio è avvenuta a bordo di un’imbarcazione della Capitaneria di Porto di Livorno, accompagnati anche da un mezzo dei Vigili del Fuoco di Livorno – Nucleo Nautico, grazie allo staff acquariologico e veterinario dell’Acquario di Livorno nella zona B dell’Area Marina Protetta delle Secche della Meloria alle coordinate 43° 32,733’N e 010° 12,945’E ad una distanza dalla costa di 8,366 miglia nautiche.
La marcatura di questi esemplari è di rilevanza in quanto, se l’esemplare dovesse essere nuovamente avvistato o recuperato, il codice identificativo dovrà essere immediatamente segnalato alla Capitaneria di Porto o un Centro di Recupero e Riabilitazione per tartarughe marine come l’Acquario di Livorno, o ad esempio l’ARPAT.
L’attività di recupero degli esemplari di tartaruga fino al rilascio in mare, dopo la cura necessaria per questi animali, rientrano tra le attività previste pre l’Osservatorio Toscano per la Biodiversità di Regione Toscana che proprio nei giorni scorsi ha aperto il nuovo Punto Informativo presso l’Acquario di Livorno – che lo gestirà – in convenzione con il Comune di Livorno e con la Regione Toscana, e con risorse che arrivano dal Progetto Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, denominato EcoSTRIM, che vede la cooperazione di Francia e Italia per la costruzione di una strategia territoriale transfrontaliera di sviluppo e promozione di attività turistiche e sportive sostenibili, dedicate all’ambiente marino e costiero, in particolare lungo le cose bagnate dalle acque del Santuario Pelagos.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco di Livorno Luca Salvetti, del dottor Costa, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment S.p.A, dell’assessore all’Ambiente del Comune di Livorno Giovanna Cepparello e del consigliere regionale Francesco Gazzetti che ha portato il saluto dell’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni.
[/hidepost]