LIBRI RICEVUTI – NAVI MUTE di Giampiero Cazzato e Marco Di Milla
Un libro – inchiesta che più giallo non si può. Eppure non è un giallo, ma la storia del mistero della morte del giovane ufficiale delle Capitanerie Natale De Grazia: la storia raccontata venticinque anni dopo che il trentanovenne ufficiale, impegnato in una delicata indagine sulle navi che venivano affondate piene di veleni, morì improvvisamente dopo aver cenato in un ristorante sull’autostrada. Solo nel 2012 un nuovo esame autoptico stabilì che era stato probabilmente avvelenato. L’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli conferì la medaglia d’oro alla memoria per quanto aveva scoperchiato sulla vicenda malavitosa delle navi dei veleni.
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È un libro amaro, che però va letto, per capire quanto può accadere in questo nostro paese in nome di un malinteso senso dell’ambiente, un senso che ha portato le organizzazioni della malavita a ricavarci un ennesimo affare. Bene hanno fatto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e il comandante generale delle Capitanerie ammiraglio Giovanni Pettorino a presentare, nella prefazione del racconto, quanto fanno e quanto rischiano gli uomini della nostra Guardia Costiera in nome della legge e a salvaguardia della nostra salute.
Le navi “mute” sono ovviamente quelle che spariscono in fondo al mare cariche di rifiuti tossici e radioattivi. Nel presentare la pubblicazione, il direttore della collana “Storie di mare” per la quale il libro è appena uscito, comandante Cosimo Nicastro, ha voluto a sua volta ricordare la figura del comandante assassinato: che è una figura da non dimenticare nel quadro di un’istituzione dove gli eroi sono donne e uomini spesso oscuri, ma sempre con il senso della giustizia nel cuore.
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