LIBRI RICEVUTI – “Le corazzate italiane Classe Duilio e Cavour 1911-1956”
La bella rivista mensile “Storia Militare”, fondata dallo storico ed ex ufficiale delle siluranti Erminio Bagnasco, è giunta al XVIII anno di vita e ogni due mesi propone anche un Dossier che è una grande monografia dedicata a un’arma, o a un episodio, o a un tema tra quelli di maggiore interesse per il settore.
Ha fatto eccezione, tra gennaio e marzo, la pubblicazione di ben due numeri – che possono essere considerati un unico grande volume – dedicati alle corazzate italiane delle classi Cavour e Duilio: in tolta oltre 250 pagine riccamente illustrate sia da foto d’epoca sia da disegni tecnici, spaccati degli scafi, particolari delle armi imbarcate e grafici vari. Il secondo volume è dedicato in particolare alle loro azioni belliche durante la II guerra mondiale, anche qui con foto spesso inedite e rapporti ufficiali sui scontri con gli inglesi.
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L’accuratezza del lavoro, il dettaglio dei particolari sia storici che tecnici, la bellezza dei disegni e delle ricostruzioni storiche hanno suscitato tanto interesse che i diritti della monografia sono stati recentemente acquistati in Gran Bretagna, dove l’edizione inglese uscirà probabilmente all’inizio dell’anno prossimo.
Come sanno bene gli appassionati, la corazzata ha avuto il suo canto del cigno nella seconda guerra mondiale, dalla quale è uscita quali come un fossile: troppo vulnerabile già all’epoca dai siluri dei sommergibili, dei Mas e degli aerei, enormemente costosa anche in termini di vite umane, surclassata nella protezione delle corazze dai nuovi proiettili e oggi dai missili. La storia navale, raccontata per le corazzate italiane da Erminio Bagnasco e Augusto Del Toro, sottolinea anche che, progettate per combattere a cannonate contro navi simili, le corazzate non sono mai riuscite ad affondarsi tra loro; ma le tante finite in fondo al mare sono state vittime di siluri, di qualche mina e dei famosi mezzi d’assalto subacquei della X Mas. Tutte vicende che il bel libro ricostruisce per quanto riguarda le belle e ormai scomparse navi italiane.
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