La natura giuridica della professione secondo il presidente dell’Unione Piloti

Vincenzo Bellomo
TARANTO – “La natura giuridica della Corporazione Piloti non deve cambiare. Dal governo ci aspettiamo iniziative che tutelino a 360 gradi l’intero settore marittimo”, lo afferma Vincenzo Bellomo, presidente di Unione Piloti, in evidente polemica con il collega Francesco Bandiera presidente di Fedepiloti.
“Prendiamo atto con soddisfazione che per Francesco Bandiera, presidente di Fedepiloti, la nostra categoria non è e non fa “impresa” – scrive ancora Bellomo – Poco più di un anno fa, in un’intervista rilasciata alla Nuova Sardegna in occasione del transito nelle Bocche di Bonifacio della nave “Caston Leader” affermava invece che “A noi non interessa l’assistenzialismo di Stato. Siamo privati e siamo pronti a fare degli investimenti seri.”
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“Auspichiamo che il presidente di Fedepiloti cambi idea – continua Bellomo – anche sulla proposta che l’attuale natura giuridica della Corporazione dei Piloti possa mutare in un’attività economica con fini mutualistici. Un tema questo che ci divide ma che spero possa ritrovarci uniti soprattutto in un momento difficile per il Paese ed il mondo intero.
I porti italiani, nonostante la gravissima emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, hanno saputo mantenere intatta la loro operatività. In questo l’operato dei piloti italiani è stato essenziale, senza per questo voler sminuire l’operato degli altri servizi tecnico-nautici, in quanto trattasi di un servizio regolato dal Codice della navigazione e svolto sotto il controllo dell’autorità marittima”.
“Sui traffici commerciali marittimi adesso incombono numerose incognite e nuove sfide. Il futuro appare incerto per l’intera filiera del trasporto via mare. Questo vale, inutile nascondersi – dice Bellomo – anche per la nostra categoria. Il pilotaggio è a tutti gli effetti un servizio pubblico che garantisce la sicurezza degli scali portuali e non può essere fermato. Tuttavia non è pensabile che possa reggersi in piedi sull’esclusivo sacrificio economico di chi lo effettua, compresi i pilotini ed il personale amministrativo. Dal governo ci aspettiamo, pertanto, risposte adeguate, alle sfide che attendono l’intero settore marittimo, e che sappiano salvaguardare a 360 gradi gli interessi di tutti gli addetti.”
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