Web Conference a Livorno per la “ripartenza” fase 2

Marida Bessi
LIVORNO – Il sindaco di Livorno Luca Salvetti e la presidente della Provincia Marida Bessi hanno presieduto due giorni fa un incontro territoriale con i sindaci della provincia, i presidenti e i direttori delle associazioni di categoria e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali provinciali.
“L’incontro con tutti i soggetti istituzionali della provincia e le parti sociali – spiega l’assessore al lavoro e allo sviluppo economico Gianfranco Simoncini – è stato promosso per elaborare ed attivare in tempi brevi misure condivise per garantire una ripartenza in sicurezza delle attività economiche, alla luce di alcuni importanti provvedimenti emanati dalla Regione Toscana che richiedono in fase attuativa l’impegno delle istituzioni locali e delle parti economiche e sociali, e alla luce delle norme appena emanate dalla presidenza del Consiglio dei Ministri”.
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Infatti lo scorso 18 aprile – così si legge nella lettera inviata da Salvetti e Bessi ai soggetti invitati alla videoconferenza – su iniziativa della Regione Toscana, sono stati adottati e condivisi due importanti documenti:
– il “Patto di responsabilità per la sicurezza e la ripresa”, sottoscritto tra forze sociali e istituzioni;
– l’ordinanza del presidente della Giunta Regionale n. 38 del 18 aprile 2020 su “Misure di contenimento sulla diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.
Il Patto di responsabilità per la sicurezza e la ripresa delle attività produttive dopo l’emergenza coronavirus, messo a punto per volontà del presidente Enrico Rossi, è già stato firmato da buona parte delle forze sociali ed istituzionali che hanno dimostrato un’ampia disponibilità a collaborare, in questa fase così difficile, sui temi della sicurezza e dello sviluppo.
Alla base del protocollo vi sono le considerazioni legate al calo della crescita, che le previsioni vedono in tutta Europa pari almeno al 5,1%, in Italia al 6,5% ma che in Toscana potrebbe essere ancora peggiore.
Il rischio di un vero e proprio collasso del sistema produttivo, dei settori legati all’export quindi maggiormente esposti alla competizione internazionale, del turismo e della cultura, con perdite di fatturato ed occupazione, richiede risposte forti e tempestive.
In questa situazione, ancora di fronte all’incertezza del trend di diffusione del virus, occorre favorire la ripartenza dell’apparato produttivo, ferma restando l’assoluta priorità della salute collettiva e la messa in atto di livelli alti di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le parti sociali e istituzionali della Toscana, con la sottoscrizione del Patto, si sono impegnate a costruire un percorso comune che si avvalga:
– delle disposizioni nazionali in materia di sicurezza;
– del protocollo nazionale siglato tra governo e parti sociali del 14 marzo 2020;
– dei protocolli tra imprese e sindacati definiti per alcuni settori e per alcune aziende sia a livello nazionale che a livello regionale;
– delle linee guida e le misure di igiene e sicurezza sanitaria già elaborate e condivise in Regione;
– dell’ordinanza n. 38 del presidente della Giunta Regionale, quale base per ulteriori sviluppi e innovazioni a livello regionale e territoriale.
L’obiettivo è quello di costruire protocolli regionali di sicurezza nei diversi settori (attività produttive, commercio, edilizia e cantieri, servizi alla persona, cultura, trasporti e mobilità, turismo, agricoltura, e altri che si renderanno necessari), da declinare a livello prima regionale e poi territoriale.
Vengono pertanto istituiti due livelli per lo sviluppo del patto di responsabilità per la sicurezza e la ripresa:
– un livello regionale, al quale partecipano le forze sociali e la Regione Toscana;
– un livello territoriale, al quale partecipano le forze sociali e le istituzioni locali.
Mentre la convocazione dei livelli regionali è responsabilità del presidente della Regione, quella dei livelli territoriali è responsabilità del sindaco della città capoluogo di provincia e del presidente della Provincia.
Il presidente della Giunta Regionale ha inoltre adottato l’ordinanza n. 38 del 18 aprile 2020, che contiene il decalogo anti-contagio per i luoghi di lavoro, stabilendo misure più stringenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro, e sancisce per tutti i datori di lavoro l’obbligo di redigere un protocollo di sicurezza anti-contagio.
Alla luce di quanto premesso si è svolto in primo incontro territoriale di confronto tra parti sociali ed istituzionali, al fine di elaborare nei tempi più brevi un piano di lavoro condiviso ed attivare fin da subito le iniziative conseguenti.
La partecipazione all’incontro è stata estesa anche alla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e all’Autorità di Sistema Portuale, in considerazione della necessità di trovare soluzioni efficaci e condivise da tutti i livelli istituzionali della nostra provincia.
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