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Guerrieri: la tempesta e le tutele

Luciano Guerrieri

LIVORNO – Dal dottor Luciano Guerrieri, già presidente dell’Autorità Portuale di Piombino ed esperto sulle tematiche dei traffici marittimi in particolare su traghetti e crociere, riceviamo e pubblichiamo il seguente interessante intervento.

Ormai sembra chiaro a tutti che l’impatto del Covid-19 e delle necessarie misure per contenerne la diffusione è un impatto gigantesco destinato probabilmente a durare, anche in relazione alla asimmetricità geografica e temporale dei contagi in tutto il mondo, più di quanto all’inizio si poteva immaginare. L’aspetto sanitario è naturalmente in primo piano, ma le conseguenze economiche attese sono purtroppo drammatiche per moltissime imprese e di conseguenza sull’occupazione.

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Tra i settori particolarmente colpiti ci sono senz’altro quelli del turismo e dei trasporti ed in particolare il trasporto marittimo passeggeri ed il connesso sistema. Le stazioni marittime dei porti e le banchine sono deserti ed è a rischio l’intera stagione turistica e crocieristica. Una situazione da tempesta perfetta che potrà fornire un triste contributo ad una riflessione ed una analisi su cosa vuol dire non avere navi da crociera in porto o traghetti, navi ro ro pax che collegano i paesi o le isole come abitualmente hanno finora fatto. I porti del sistema livornese (Livorno, Piombino, Portoferraio) hanno ad esempio ospitato circa 800 mila crocieristi e quasi 9 milioni di passeggeri transitati all’anno, a spanne quasi 50 milioni di persone negli ultimi 5 anni. Ricordo che una ricerca effettuata con l’IRPET nel 2016, solo per le crociere, aveva ad esempio quantificato in 36 Ml circa la spesa dei crocieristi a terra (di cui il 28% speso a Livorno) e un totale di 52 Ml circa se considerati anche la spesa equipaggi, la spesa corrente per servizi e per investimenti annua sul porto.

Quest’anno non sappiamo cosa succederà, ma è prevedibile che taluni effetti di prudenza e di distanziamento sociale rendano lenta la ripresa in questo settore. Ecco la necessità di misure straordinarie, ingenti nelle risorse e tempestive nelle applicazioni, che riguardino tutti gli operatori di questo settore che abbiano subito conseguenze in questa vicenda. Società come Porto di Livorno 2000, come le altre che a livello nazionale gestiscono servizi di interesse generale di accoglienza e di stazione marittima e che sono strategiche per le politiche di attrazione dei flussi turistici e lo sviluppo delle città devono poter ricevere l’attenzione che meritano nei provvedimenti governativi, ed al tempo stesso prepararsi fin da ora nei contatti con i propri interlocutori a ripartire. Anche i vettori, le compagnie di navigazione nazionali esercenti traghetti, cabotaggio e crociere stanno vivendo una situazione drammatica per il sostanziale blocco dei flussi, delle attività e delle prenotazioni. Serve prevedere consistenti iniezioni di liquidità senza perdere tempo perché possano resistere e ricominciare il loro servizio. Sia Assarmatori che Confitarma hanno avanzato esigenze condivisibili, quali l’estensione delle tutele già previste dal Decreto “Cura Italia” per le compagnie aeree (attraverso una dichiarazione di calamità o di evento eccezionale ai sensi dell’art 107 del TFUE) ai vettori marittimi incomprensibilmente “dimenticati”, la possibilità di crediti assistiti da garanzie statali, o di avvalersi della flessibilità previste dalle norme sugli aiuti di Stato, non dimenticando di sostenere anche il reddito dei marittimi.

Possono esserci altri strumenti purché siano tempestivi, non rinviati nella loro applicazione ad altri provvedimenti, sorvegliati perché le banche gestiscano le procedure con l’urgenza richiesta dall’eccezionale gravità della situazione. Anche le Associazioni Armatoriali di altri Paesi come la VDR della Germania, la NSA della Norvegia hanno esortato i propri governi ad agire chiedendo misure di sostegno. Anche la ECSA, European Community Shipowners Association, ha chiesto misure speciali e interventi urgenti per prevenire il totale collasso del trasporto marittimo descrivendo il coronavirus “catastrofico evento”; allo stesso modo la Associazione mondiale ICS e quella di altre Associazioni delle varie categorie dello shipping. Molto importante che oggi il commissario UE Gentiloni abbia affermato che con urgenza ci si deve concentrare sulla liquidità, anche attraverso la BEI, Banca Europea Investimenti. Se in attesa dei vaccini, tutti sono d’accordo sulla immensa gravità economica di questa fase, allora il tempo, la dimensione e l’appropriatezza delle risposte dello Stato e dell’Europa sono al momento l’unica speranza che questo mondo “continui a girare” (Luciano Guerrieri).

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Pubblicato il
8 Aprile 2020

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