Visita il sito web
Tempo per la lettura: 4 minuti

Assocostieri reitera le richieste di proroga su adempimenti fiscali

Marika Venturi

ROMA – Alla luce dell’estensione a tutto il territorio nazionale delle limitazioni agli spostamenti delle persone fisiche e allo svolgimento di determinate attività, che stanno avendo pesanti ricadute sul tessuto economico da noi rappresentato, riteniamo necessario che il Governo prenda in considerazione l’esigenza di adottare i seguenti provvedimenti a tutela del settore. Lo scrive Marika Venturi presidente di Assocostieri, che chiede al Governo una serie di provvedimenti. Eccone la sintesi.

1. Proroga versamenti accisa ed imposta di consumo sui prodotti energetici.

[hidepost]

In merito alle accise, in particolare, la necessità di rinviare le scadenze per il versamento, è sottesa alle difficoltà dei clienti finali di onorare le scadenze delle fatture emesse dai depositi fiscali che operano sulle estrazioni quali sostituti di imposta, liquidando l’accisa entro il 16 del mese successivo.

La Direzione Accise dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha disposto, come noto, che i versamenti relativi all’accisa sui prodotti immessi in consumo nel mese precedente – art. 3, comma 4, del D.Lgs. n. 504/1995 – e il versamento della rata di acconto mensile ed eventuale conguaglio a debito dell’accisa sull’energia elettrica – art. 56, comma 1, del D.Lgs. n. 504/1995 – in scadenza al 16 marzo, sono prorogati al 20 marzo 2020.

A parere della scrivente, una mini-proroga di 4 giorni (sino al 20 marzo 2020) dei versamenti relativi alle accise non si è inserita appieno in una politica fiscale “di respiro”, in grado di consentire al tessuto imprenditoriale di riferimento di ricevere una boccata d’ossigeno dalle scadenze fiscali.

Giova ricordare, in questa sede, che già il decreto-legge n. 193/2016 “recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili” (Collegato alla Legge di Stabilità 2017), convertito nella Legge 1 dicembre 2016, n. 225, ha modificato il Testo Unico Accise (T.U.A.), introducendo l’art. 3, comma 4-bis.

In base a tale modifica, il titolare del deposito fiscale di prodotti energetici che si trovi in condizioni oggettive e temporanee di difficoltà economica può presentare all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, entro la scadenza fissata per il pagamento delle accise, istanza di rateizzazione del debito d’imposta relativo alle immissioni in consumo effettuate nel mese precedente alla predetta scadenza. Permanendo le medesime condizioni, possono essere presentate istanze di rateizzazione relative ad un massimo di altre due scadenze di pagamento successive.

Con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze sarebbero dovute essere individuate le condizioni e le modalità di applicazione del comma 4-bis.

Le aziende da noi rappresentate hanno valide ragioni per credere che le presenti circostanze emergenziali rendano necessaria una proroga dei termini per il versamento dell’accisa al 16 giugno 2020.

La scrivente richiede, in subordine, che venga considerata la possibilità di applicare l’art. 3, comma 4-bis del T.U.A. attraverso una rateizzazione del debito d’imposta, anche in assenza del citato Decreto ministeriale attuativo, in quanto nel TU delle Accise la norma in questione pare connotata da carattere di autosufficienza, tale da permettere agli Uffici locali di riconoscere le oggettive difficoltà finanziarie degli operatori impegnati, quali elementi della filiera logistica primaria, nella produzione, nell’importazione o nella commercializzazione di prodotti gravati da accisa. Le proroghe richieste vengono rappresentate per il versamento dell’imposta di consumo sui prodotti energetici che, ad oggi, non ha beneficiato di alcuna proroga.

A tale riguardo siamo a richiedere una proroga al 15 giugno 2020 del termine per il versamento dell’imposta di consumo sui prodotti energetici in scadenza a marzo 2020.

2. IVA e contributi previdenziali.

Il decreto “Cura Italia”, per fronteggiare l’emergenza Covid-19, ha previsto, come noto, un pacchetto fiscale di sostegno alle imprese, disponendo la sospensione, fino al 30 aprile 2020, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e disponendo, inoltre, la sospensione dei termini dei versamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto, in scadenza nel mese di marzo 2020.

Per i contribuenti con volume d’affari 2019 non superiori a 2 milioni di euro, i versamenti delle ritenute da lavoro dipendente ed assimilati, dell’IVA e dei contributi previdenziali ed assistenziali nonché dell’INAIL, con scadenza tra il 16 marzo 2020 e il 31 marzo 2020, andranno effettuati entro il 31 maggio 2020, con possibile rateazione in 5 rate mensili a decorrere dal mese di maggio 2020.

In questa fase di piena emergenza, Assocostieri e Assopetroli-Assoenergia ritengono necessario assicurare la massima liquidità alle imprese che erogano servizi pubblici essenziali per il Paese, come lo stoccaggio, il trasporto di prodotti petroliferi e la distribuzione dei carburanti e dei combustibili, per garantire la prosecuzione di quelle attività indispensabili per il Paese stesso.

Alla luce di tali premesse, le scriventi chiedono la sospensione di tutti i versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei termini dei versamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto, per tutto il periodo fino al 15 giugno 2020.

3. Riconoscimento dei crediti IVA e fast track per le procedure di rimborso ed estensione del cap per la compensazione.

Come noto, ai sensi delle disposizioni di cui agli artt. 30 e 38bis del DPR 633/1972, i contribuenti che hanno realizzato nel periodo di riferimento – annuale o, più spesso, trimestrale – un’eccedenza di imposta detraibile possono, a determinate condizioni, chiedere in tutto o in parte il rimborso di questa somma o l’utilizzo della stessa in compensazione per pagare anche altri tributi, contributi e premi, presentando apposita istanza che può essere effettuata anche direttamente in dichiarazione, per le richieste annuali, oppure con un modello apposito predisposto dall’Agenzia delle Entrate, per quelle trimestrali.

Assocostieri e Assopetroli-Assoenergia rilevano tuttavia che, se da un lato la procedura di rimborso si presenta particolarmente complessa e sostanzialmente garantita per l’Erario, i tempi di rimborso del credito risultante dalla dichiarazione IVA sono spesso un’incognita, sebbene la norma di cui al predetto art. 38bis del DPR 633/72 ne fissi il termine in soli mesi tre.

Data l’assoluta necessità, già argomentata sopra, di garantire liquidità alle nostre aziende, le scriventi chiedono in proposito un intervento urgente, che si sostanzi rapidamente in tre misure:

Nel ringraziarVi anticipatamente per l’attenzione che vorrete riservare alla presente richiesta, l’occasione ci è gradita per inviare cordiali saluti.

A. – Previsione di un regime di rimborso periodico dei crediti IVA che abbia carattere mensile e non trimestrale;

B. – Realizzazione di un “fast track” per l’analisi accelerata delle istanze di rimborso;

C. – Rimozione del tetto di 700.000 euro previsto per la compensazione dei crediti IVA.

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Marzo 2020

Potrebbe interessarti

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora