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Il riscaldamento globale sta accelerando ancora

ROMA – I segnali rivelatori del cambiamento climatico, come l’aumento del calore terrestre e oceanico, l’accelerazione dell’innalzamento del livello del mare e lo scioglimento dei ghiacci sono evidenziati in un nuovo rapporto redatto dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale in collaborazione con una vasta rete di partner, comprendenti i servizi meteorologici e idrologici nazionali, i principali esperti internazionali, i servizi istituzioni scientifiche e agenzie dell’ONU. Lo sottolinea l’ARPA nazionale in un rapporto da Roma.

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Il rapporto documenta gli impatti degli eventi meteorologici e climatici sullo sviluppo socioeconomico, sulla salute umana, sulle migrazioni, sulla sicurezza alimentare e sugli ecosistemi terrestri e marini.

La relazione fornisce informazioni autorevoli per i responsabili politici sulla necessità di un’azione per contrastare il cambiamento climatico.

Il rapporto conferma che il 2019 è stato il secondo anno più caldo dal 1850, che gli anni 2015-2019 sono i cinque anni più caldi registrati e che il periodo 2010-2019 è il decennio più caldo mai registrato. Dagli anni ’80, ogni decennio successivo è stato più caldo di qualsiasi decennio precedente dal 1850.

Il 2019 si è concluso con una temperatura media globale di 1,1° C al di sopra dei livelli preindustriali stimati, seconda solo al record stabilito nel 2016, quando un fortissimo evento di El Niño ha contribuito ad aumentare la temperatura media globale, ponendola al vertice della tendenza generale del riscaldamento.

“Attualmente non siamo in grado di raggiungere gli obiettivi di 1,5°C o 2°C richiesti dall’accordo di Parigi”, ha affermato nella prefazione del rapporto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

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Pubblicato il
14 Marzo 2020

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