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Registro telematico delle barche: privilegiate le nuove iscrizioni

Nella foto: Barche da diporto alle boe su un’isola toscana.

ROMA – Il registro telematico per l’iscrizione delle imbarcazioni da diporto va avanti: avanti adagio, come si dice a bordo, ma va avanti. Secondo gli ultimi dati forniti dalle direzioni marittime, le nuove iscrizioni (che non sono molte a dire il vero) sono ormai tutte sviluppate sul piano telematico: ma rimangono in gran parte da convertire quelle presenti sul “faldoni” cartacei degli archivi. Secondo la direzione marittima della Toscana, per esempio, è stato stabilito il principio che anche le vecchie iscrizioni cartacee vengono convertite sul telematico quando viene richiesto un aggiornamento o si verifica un cambio di proprietà o di caratteristiche tecniche (sostituzione di un motore, pratica Rina, etc). Per le altre, si procede sulla base degli elenchi, ma con le forze interne delle varie Capitanerie. E ci vorrà del tempo.

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Il registro telematico delle imbarcazioni da diporto riguarda, come noto, le imbarcazioni: cioè quelle unità sia a vela che a motore con lunghezza superiore a 10 metri e fino a 24 metri. Sopra questi limiti siamo alle navi da diporto, che hanno il loro registro: sotto siamo ai natanti, che non vengono immatricolati se non su richiesta specifica dei titolari, per attività ben circoscritte. E nel caso di iscrizione vengono considerati imbarcazioni a tutti gli effetti.

Una considerazione a parte meritano le barche d’epoca, che fanno parte del registro delle imbarcazioni (se nelle misure) e non hanno, come succede invece per le auto d’epoca, un registro particolare e facilitazioni di vario tipo. Va comunque ricordato che la famigerata tassa di stazionamento sulle imbarcazioni è stata abolita da svariati anni e almeno da questo punto di vista il mare è rimasto sostanzialmente libero per il diporto. Più complesso è invece ancora tutto il procedimento burocratico per il rinnovo delle patenti nautiche. Non tanto da parte delle Capitanerie, che sono abbastanza sollecite, quanto per la visita medica necessaria al rinnovo, che è affidata esclusivamente a pochi uffici delle ASL che specie in stagione primaverie ed estiva hanno tempi di prenotazione lunghissimi.

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Pubblicato il
11 Marzo 2020

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