Morta al largo del Libano una delle orche “genovesi”
BEIRUT – La notizia riguarda anche noi italiani: una grande orca (orcinus orca) è stata trovata morta davanti alla costa libanese, probabilmente per carenze alimentari o per il morbillo virus che già colpisce in Mediteraneo anche delfini e stenelle. Le analisi della carcassa sono in corso.
Perché ci interessa direttamente? Perché secondo il rapporto del sito Liguria Nautica, che pubblica anche la foto qui riportata, l’orca morta nelle acque libanesi fa parte della famiglia che era stata avvistata nell’avamporto di Genova, e poi è stata di nuovo avvistata nel canale di Messina, diretta verso la parte orientale del Mediterraneo.
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Sulle orche in Liguria era fiorita tutta una teoria: chi le voleva semplicemente sperdute, chi invece dirette ai “pascoli” dell’alto Mar Ligure dove le prede delle orche – anche tonni, delfini e grandi pesci pelagici come gli spada – sono abbastanza frequenti. Testimonianze di orche nel Mar Ligure e in Tirreno ce ne sono comunque parecchie, anche nel passato: da avvistamenti al largo dell’Elba e nel canale della Corsica a incontri ravvicinati di barche di pescatori sulla punta Nord dell’Isola di Capraia. Nel mondo della pesca professionale è diffusa anche la certezza che le orche non attaccano gli esseri umani anche se li incontrano in acqua. Anzi, la letteratura è ricca di episodi di orche che hanno addirittura “collaborato” con i pescatori nella caccia alle balene, avvertendoli della presenza dei grandi cetacei e spingendo questi ultimi verso le barche. Leggende o fatti?
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