E allora? Speriamo di cavarcela!
LIVORNO – Un paio di lettori mi hanno bacchettato per telefono – la maledizione dei cellulari mi ha fatto rintracciare anche nell’eremo di pace dell’isola di Capraia – perché ho scritto nell’ultimo numero che c’è un eccesso di diagnosi ma nessuna terapia. Non è vero, hanno detto sia l’uno che l’altro: le terapie ci sono, solo che chi deve applicarle non lo fa.
Giusto, anzi giustissimo: ma mi sembrava che il mio modesto “fondino” sostenesse proprio questo: tantissimi convegni, tantissimi approfondimenti sui nostri problemi, tante indicazioni di cosa fare e come farlo, quasi nessuna iniziativa dei “decisori”.
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È un pò l’immagine – scherzosa ma nemmeno troppo – riportata qui sopra: un’Italia che giace addormentata sul suo bel mare, e un ometto che la guarda con un interrogativo. Che dire? Speriamo di cavarcela.
A.F.
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