Le navi d’Italia in TV

Nella foto: Il “Vespucci” in un quadro del pittore Claudus.
ROMA – Per tutti noi che lavoriamo con lo shipping, i porti e le navi, ecco un bel regalo che ci ha fatto History Channel in TV con quattro episodi, ben calibrati, sulla storia delle navi d’Italia. Dal mito “Amerigo Vespucci”, la nave scuola più bella del mondo, ai traghetti di oggi, con l’esperienza di un imbarco su una unità della Tirrenia per il viaggio che ormai milioni di persone hanno fatto e fanno tra Livorno e il porto sardo di Olbia.
Sia pure con qualche ingenuità tutta marinara – certe esagerazioni sulla forza del vento dichiarata su un “Vespucci” che invece veleggia quasi in patana – la trasmissione è stata coinvolgente.
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Ed ha avuto il merito di ricordare agli spettatori che abbiamo tante belle navi, una bella Marina Militare, tanti armatori e tanti porti. L’hanno fatta da protagonisti anche i marchi che operano nelle Autostrade del Mare, da Tirrenia a Moby fino alle società del Lago di Garda, un piccolo mare su una grande terra con una altrettanto grande storia. Bello per le suggestioni delle riprese filmate d’epoca anche il capitolo sulla guerra sul mare, con le imprese eroiche dei nostri marinai: dalla beffa di Buccari con Gabriele d’Annunzio (“Siamo trenta su tre gusci/ su tre tavole di ponte/ secco fegato, cuor duro, cuoia dure e dura fronte/ mani macchine armi pronte/ e la morte a paro a paro…) alla sfortunata epopea della seconda guerra mondiale, nel silenzio degli abissi in cui riposa il relitto della corazzata “Roma”. Per molti giovani, un’immersione su un passato che conoscono poco. Per tanti di noi, ricordi di lontana gioventù e una lustratina all’orgoglio per essere ancora una nazione che vive sul mare.
A.F.
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