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Con la comunità ebraica la Corsa per la Memoria

LIVORNO – “L’obbiettivo è di coinvolgere più persone possibili. La passione per la corsa è radicata a Livorno, quindi indirizziamo questa passione verso temi importanti come la Memoria, la solidarietà, il ricordo di quanto è stato. Anche perché la Memoria di questi temi è quotidianamente messa a rischio.”

Queste le parole del sindaco di Livorno Luca Salvetti, alla presentazione, al Palazzo Comunale, della Run for Mem, la “Corsa per la Memoria” organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nell’ambito delle attività per il Giorno della Memoria, quest’anno in collaborazione con la Comunità Ebraica di Livorno.

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La corsa, che avrà luogo domani domenica 26 gennaio è giunta alla quarta edizione. La partenza è prevista alle ore 10 da Piazza Benamozegh, di fronte alla Sinagoga. E’ possibile partecipare iscrivendosi gratuitamente sul sito dell’UCEI (www.ucei.it/runformem).

A presentare l’iniziativa, insieme al sindaco, il presidente della Comunità Ebraica di Livorno Vittorio Mosseri, che ha sottolineato come ci sia una tradizionale vicinanza tra Livorno, città in cui non c’è mai stato un ghetto, e la Comunità; e nonostante questo, a Livorno e provincia “oltre trecento cittadini furono deportati, pochi fecero ritorno. Dunque corriamo per ricordare, per una Memoria intesa come fonte di costruzione del futuro, per le giovani generazioni. Per questo”, ha continuato Mosseri, “occorre coinvolgere quanta più cittadinanza possibile, perché è importante battersi, ed essere pronti e attenti contro i rigurgiti di fascismo e antisemitismo.”

In apertura della presentazione è stato letto un messaggio di augurio della presidente UCEI Noemi Di Segni, in cui ha dichiarato: “È da secoli un rapporto intenso e profondo, quello che lega Livorno alla sua minoranza ebraica, e sono felice che domenica prossima si correrà tutti insieme, nel segno di valori come il rispetto per ogni diversità, la necessità di contrastare razzismo e antisemitismo, la promozione dell’amicizia tra popoli e culture. Fare Memoria significa diffondere questi valori, un’idea di civiltà, e crediamo che lo sport possa esserne uno straordinario, efficacissimo veicolo.”

Il percorso è lungo circa 7 km. Gli atleti, dopo la partenza da Piazza Benamozegh, passeranno per Piazza della Vittoria (di fronte al monumento ai caduti della prima guerra mondiale), Via Micali (dove ha sede il museo ebraico e dove, dopo le leggi del ’38, fu istituita una “scuolina” nella quale confluirono gli alunni ebrei), Viale della Libertà (di fronte alla stele che ricorda i partigiani e i perseguitati antifascisti). La corsa si concluderà in Piazza del Municipio, a simboleggiare l’unità tra la città di Livorno e la sua comunità ebraica.

Alla corsa sarà possibile partecipare anche in bicicletta, in ricordo di Gino Bartali, Giusto tra le Nazioni.

“Non tutti sanno che Bartali, durante gli allenamenti, nella canna della bici portava i documenti falsi. Contribuì a salvare qualcosa come 800 ebrei”, ha detto il presidente del Coni Livorno Gianni Giannone. “Lui metteva tutto dentro la canna, e i nazifascisti non ebbero la furbizia di cercare lì. Lo sport può andare al di là dell’aspetto agonistico. E siamo felici siano coinvolti, per la Run for Mem, atleti come Rolando Rigoli e Mario Aldo Montano, oltre a Fabrizio Mori, che ringrazio per essere qui con noi. Tutti e tre sono Testimonial della corsa.”

I tre atleti livornesi – Rigoli e Montano oro alle Olimpiadi di Monaco del ’72, Mori ostacolista campione del mondo a Siviglia 1999 – saranno Testimonial insieme a un altro atleta straordinario, Shaul Ladany, podista olimpionico israeliano dalla storia incredibile, oggi 83enne, sopravvissuto al campo nazista di Bergen Belsen e all’eccidio di atleti israeliani avvenuto alle Olimpiadi di Monaco del 1972.

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Pubblicato il
25 Gennaio 2020

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