Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Protocollo tra armatori e città per le “best practices” sui fumi

Nella foto: Il sindaco Salvetti, il comandante del porto Tarzia, gli assessori e i rappresentanti delle compagnie armatoriali.

LIVORNO – C’erano il sindaco Luca Salvetti, il direttore marittimo e comandante del porto contrammiraglio Giuseppe Tarzia, gli assessori Barbara Bonciani (porto) e Giovanna Ceppariello (ambiente) i rappresentanti delle compagnie armatoriali più presenti sullo scalo labronico Dario Bocchetti (Grimaldi) Giuseppe Parenti (Forship) Matteo Salvini (Toremar) e Giuseppe Vicedomini (Cin-Moby): ma c’era anche la dichiarata volontà di creare un “modello Livorno” per la riduzione dell’impatto ambientale sul porto e la città dai fumi navali. Così l’altro ieri in municipio, con una breve introduzione del sindaco Salvetti e gli interventi di tutti gli altri protagonisti, è stato sottoscritto un protocollo che impegna le compagnie di navigazione alle best practices in campo ambientale, partendo dalle normative IMO che hanno imposto l’uso di carburanti a netta riduzione di zolfo dal 1 gennaio scorso.

[hidepost]

Nella foto: L’ammiraglio Tarzia firma il protocollo d’accordo.

Il protocollo – ha sottolineato l’assessore al porto Barbara Bonciani – è “aperto” e coinvolgerà anche gli istituti di ricerca che operano sia a Livorno sia nel mondo universitario, sia l’Autorità Portuale di Sistema (che all’incontro non era rappresentata, n.d.r.). L’ammiraglio Tarzia a sua volta ha sottolineato come ci siano molte iniziative, sia a livello del corpo delle Capitaneria, sia degli armatori, per l’aumentata sensibilità “green” nel campo dei traffici navali: così il cold ironing, che ha visto costruire a Livorno la prima centrale di fornitura elettrica alle navi sulla Sgarallino (mai utilizzata ma rispondente a una norma UE: semmai può essere discutibile – ha detto l’ammiraglio – la sua ubicazione rispetto agli approdi più frequenti dei ro/ro che dovrebbero diventare i primi utilizzatori). Dai rappresentanti degli armatori sono state velocemente illustrate le iniziative in atto, dall’uso dei nuovi fuel a bassissimo tasso di zolfo (carburanti che costano circa il doppio di quelli utilizzati prima del 1 gennaio scorso) alle motorizzazioni sulle nuove navi in costruzione, con minori consumi, filtri speciali contro le emissioni e drastica riduzione anche delle plastiche monouso a bordo.

Nel concludere, il sindaco Salvetti si è detto soddisfatto del protocollo che vede la città e il porto di Livorno all’avanguardia nella pianificazione con gli armatori delle pratiche di difesa ambientale più avanzate del momento.

[/hidepost]

Pubblicato il
22 Gennaio 2020

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora