L’Oceano Atlantico a remi: la gara più dura del mondo

Nella foto: L’equipaggio femminile tedesco alla partenza.
GRAN CANARIA – Torna il consueto appuntamento con la manifestazione sportiva più avventurosa e impegnativa promossa dal celebre whisky scozzese: la Talisker Whisky Atlantic Challenge. La gara, che vede gli avventurieri più coraggiosi affrontare l’Oceano Atlantico, si arricchisce quest’anno di numerosi eventi e attività che riuniscono canottieri, esploratori e amanti dell’oceano tra La Gomera e Antigua. Tra le novità una partnership con Parley, un temporary bar accessibile solo via mare e la partecipazione di ospiti come James Aiken, l’attore Matt Smith e l’atleta Ross Edgely.
Quella appena partita è un’edizione con il più alto numero di partecipanti e con la più alta adesione femminile di sempre. Oltre 100 canottieri da tutto il mondo impegnati in una traversata a remi di 3000 miglia nautiche. Una partnership con l’organizzazione Parley for the Oceans per sensibilizzare i partecipanti alla salvaguardia degli oceani. Un temporary bar eco-compatibile in un angolo remoto delle Canarie accessibile solo via mare e gestito dal bartender italiano Giorgio Lupi.
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La Talisker Whisky Atlantic Challenge è una delle gare più incredibili al mondo. Una traversata a remi dell’Oceano Atlantico che vede impegnati coraggiosi avventurieri in un percorso di 3000 miglia nautiche da La Gomera, nelle Canarie, al Nelson’s Dockyard dell’isola di Antigua. Un’avventura umana e sportiva che ispira da anni gli spiriti più intraprendenti. Una vera e propria spedizione che coinvolge donne e uomini che vogliono sfidare loro stessi e affrontare un’impresa inimmaginabile per molti.
Un’edizione 2019 con oltre 100 partecipanti che hanno raccolto la sfida. 28 equipaggi da tutto il mondo composti da 2 fino a 5 persone sfideranno l’Atlantico insieme ad altri 7 spiriti intrepidi che faranno la traversata in solitaria. Mesi e addirittura anni di preparazione per questi canottieri che da tre giorni sfidan le condizioni climatiche più avverse, onde di oltre 12 metri razionando cibo e ore di sonno quando il mare lo consente.
Ma non è solo l’avventura e la sfida con se stessi che spinge questi impavidi ad attraversare l’oceano a remi. Ogni team infatti è legato a un’associazione o a un ente benefico per i quali raccoglie fondi e fa promozione attraverso la propria impresa. Reduci di guerra, amici legati dalla passione per il canottaggio e addirittura un team, i Fight Oar Die, creato ad hoc con quattro statunitensi mai incontratisi prima di iscriversi a questa impresa, sono solo degli esempi del variegato mondo di ‘wild spirit’ che partecipano alla Talisker Whisky Atlantic Challenge.
Evan Stratton del team Fight Oar Die, conferma: “Siamo un team di veterani dell’esercito degli Stati Uniti che partecipano a questa impresa non solo mossi da motivazioni personali, ma dalla nostra esperienza militare comune che ci porta a dare voce a tutte le problematiche legate ai reduci di guerra. Abbiamo decisamente uno spirito avventuroso che ben si adatta a questa sfida grazie al nostro background militare che ci consente di affrontare un ambiente difficile, a volte ostile proprio come quello che abbiamo sperimentato nei vari fronti. Quindi non dobbiamo cercare di evitare o temere la sfida dell’Atlantico perché in fondo ci siamo formati in ambienti severi e sfidanti come questo.”
A fare eco al team americano, il primo equipaggio tedesco in assoluto a partecipare alla Talisker Whisky Atlantic Challenge: le Rowhhome. Un team tutto al femminile di Amburgo che spiega attraverso Catharina Streit: “Siamo quattro donne che condividono la passione per l’avventura e siamo state ispirate dal documentario Four Women On a Boat (dedicato a un equipaggio di quattro mamme che partecipò a un’edizione dell’Atlantic Challenge). Guardando questo documentario abbiamo pensato che se loro sono state in grado di fare la traversata potevamo farlo anche noi. Ci auguriamo di essere di ispirazione anche per altri dimostrando che è possibile raggiungere il proprio sogno”.
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