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Il patto di Confindustria per i territori costieri

Nella foto: Alberto Ricci e i sindaci.

LIVORNO – Durante l’assemblea generale della Confindustria di Livorno e Massa Carrara, che si è svolta presso la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, è stato sottoscritto il patto di alleanza per lo sviluppo dei rispettivi territori tra Confindustria e i Comuni di Carrara, di Collesalvetti, di Livorno, di Massa, di Piombino e di Rosignano Marittimo, per dare concretezza e incisività ai rapporti istituzionali.

Nel suo intervento, al clou dell’assemblea, il presidente Alberto Ricci ha detto tra l’altro che la fascia costiera della Toscana possiede potenzialità di alto livello, sia in termini di produzioni, sia in termini di risorse umane. Tutto questo costituisce un insieme di fattori che, se adeguatamente supportati, sarebbero in grado di incrementare gli investimenti e conseguentemente aumentare l’occupazione.

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Tante volte abbiamo richiesto che venga declinata una gerarchia di priorità rilevanti per il sistema industriale, tali da imprimere uno slancio alla reindustrializzazione. L’elenco si può riassumere in questi pochi punti: infrastrutture, energia, utilities, bonifiche.

Dobbiamo diventare “tifosi” accaniti di un nuovo sviluppo dei nostri territori e per questo ci misureremo con la determinazione che occorre, che è la stessa che ci ha portato a resistere fino ad oggi alle crisi economiche e, purtroppo, anche climatiche.

Occorre sostenere il consolidamento e lo sviluppo rendendo attrattivo il territorio per nuove iniziative, anche affiancando programmi di retention, che possano dare ulteriore impulso ai piani industriali.

Crediamo fermamente che la sinergia tra le Multinazionali e le PMI di subfornitura rappresenti un fattore competitivo fondamentale per favorire nuova conoscenza, per implementare il trasferimento tecnologico, per spingere all’introduzione di processi produttivi innovativi e, soprattutto, per stimolare l’accesso a reti di produzione internazionali e a nuovi mercati, così da rilanciare l’intera economia industriale del nostro territorio.

È per questo motivo che, valutando quali obbiettivi individuare per lo svolgimento dell’Assemblea annuale, abbiamo deciso di scegliere proprio quello del consolidamento del sistema industriale esistente, poiché è dalla garanzia della continuità produttiva delle imprese già insediate che possiamo basare le linee di sviluppo futuro.

Il Coordinamento Multinazionali e Grandi Imprese di Confindustria Livorno Massa Carrara, che abbiamo costituito appositamente, raggruppa un totale di ben cinquantacinque unità produttive, con novemila addetti ed un fatturato di nove miliardi di euro, collocando la nostra realtà al secondo posto in Toscana, dopo Firenze.

La nostra proposta è quella di un’alleanza di territorio finalizzata a condividere un piano a medio termine per il rilancio della costa toscana, che incrementi le occasioni di occupazione qualificata e favorisca gli investimenti in infrastrutture e innovazione, in grado di rimettere in moto l’ascensore sociale, puntando sulla formazione, le competenze, il merito.

Infrastrutture e intermodalità sono ulteriori asset strategici per innescare la reindustrializzazione della fascia costiera della Toscana.

Il sistema portuale rappresentato da Livorno, Piombino e Carrara è senza dubbio uno dei motori di sviluppo su cui puntare, per garantire al sistema produttivo di poter dispiegare le potenzialità insite nella rete infrastrutturale e nel sistema intermodale di cui disponiamo.

L’ammodernamento delle infrastrutture portuali, ferroviarie e stradali, presenti lungo la costa, deve essere considerato come precondizione di una crescita economica stabile che sappia contenere le inevitabili crisi congiunturali.

La sfida vera resta l’accelerazione delle procedure: un esempio per tutti è la Darsena Europa, la cui mancata realizzazione farebbe escludere il porto e con esso tutta la Regione dalle principali rotte commerciali.

Da tutto questo emerge, ancora una volta, la necessità di forti alleanze territoriali tra categorie economiche e Istituzioni, per completare la rete infrastrutturale, che presenta notevoli lacune, quali il mancato completamento del corridoio autostradale tirrenico e gli insufficienti collegamenti ferroviari con l’alta velocità.

Sarà infatti decisivo il ruolo delle Amministrazioni locali per quanto riguarda le infrastrutture, l’approvvigionamento energetico, i costi delle utilities con i loro criteri.

Fino ad oggi, purtroppo, sulla fascia costiera della Toscana, pur essendo stati decretati due Accordi di Programma, a Livorno e a Piombino, per aree di crisi complessa ed un altro a Massa per area di crisi, non siamo riusciti a valorizzare gli effetti positivi di tali accordi.

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Pubblicato il
11 Dicembre 2019

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