Antonio Battistini, il ricordo

Antonio Battistini
LIVORNO – Difficile dimenticarlo, per chi lo ha conosciuto ed ha lavorato con lui. Ma non solo. Difficile dimenticare Antonio Battistini, cui è intitolata la stazione crociere del porto di Livorno, anche a 25 anni dalla sua prematura scomparsa. Al ricordo ci hanno pensato sabato scorso un numeroso gruppo di amici che si sono incontrati con la vedova Camilla Scutti proprio alla stazione delle crociere, sotto la lapide a lui intestata. Una lapide dove la signora Battistini ha posto un mazzo di fiori ed ha tenuto un breve, commosso saluto. Al suo fianco tanti colleghi, amici, sindacalisti, a cominciare da Nereo Marcucci che da presidente della prima Autorità Portuale livornese (e d’Italia) ebbe modo di seguire molte delle idee (o meglio sarebbe a dire delle visioni) di Antonio Battistini quando era dirigente sindacale, per molti anni alla guida dei sindacati Funzione Pubblica e dei trasporti della CGIL livornese.
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Ricordo dovuto anche per chi l’ha conosciuto solo come uno dei più prestigiosi esperti nazionali in materia di porti e logistica; ma anche per la carica umana e la sua intransigenza nello stimolare lo studio e la conoscenza della politica sindacale, in una visione per il porto di Livorno che ha anticipato la futura e sospirata Darsena Europa, ma anche le aperture nazionali e internazionali al ruolo della logistica marittima.
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