Adria Ferries ancora più green con “Claudia”

Nella foto (da sx): Roberto Mataloni, Alberto Rossi e Andrea Lucidi.
ANCONA – È stata presentata alla stampa nel main port marchigiano da Alberto Rossi, CEO della Adria Ferries, la mn AF Claudia, ultima arrivata nella flotta green della società. Fra i relatori della conferenza che si è tenuta a bordo della nuova nave anche Andrea Lucidi e Roberto Mataloni, rispettivamente AD e membro del CdA Adria Ferries; presenti ad accogliere l’importante investimento della compagnia di navigazione, realtà marchigiana doc che per fatturato rientra nelle prime 100 aziende italiane e nelle prime 10 della regione (dati Fondazione Merloni), tutti i vertici delle istituzioni locali e dell’imprenditoria.
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“La nostra compagnia – ha spiegato Rossi – con questo ingresso segna la nuova fase di rinnovamento della flotta che fra le sue priorità ha l’attenzione alla tutela dell’ambiente, alla sostenibilità e al sociale”. La mn AF Claudia, subito dopo l’acquisto avvenuto in Messico è stata infatti sottoposta a due mesi di lavori per l’installazione degli scrubber ed è quindi pronta per le scadenze IMO 2020. L’annuncio del consistente investimento in questa tecnologia green – che attraverso il lavaggio dei gas di scarico riduce drasticamente la quantità di CO2 nei fumi prodotti e quella delle altrettanto dannose polveri sottili – è stato dato in occasione dell’evento di presentazione del nuovo traghetto che, con la possibilità di usufruire di 2040 metri lineari può accogliere 140 camion e 75 auto, 950 passeggeri, 76 cabine, sviluppa fino a 22 nodi di velocità ed è subito entrato in servizio sulla linea Ancona Durazzo. Anche un’altra nave Adria Ferries, la AF Marina, già da alcuni mesi naviga nel fragile ecosistema del mar Adriatico dotata di impianti scrubber. La terza nave della “green generation”, la AF Francesca, utilizza invece i carburanti a basso contenuto di zolfo.
Adria Ferries è una realtà con 610 dipendenti che collega giornalmente i porti di Ancona, Bari e Trieste con Durazzo. Rappresenta l’estensione a mare delle attività di agenzia marittima, logistica e terminal della Frittelli Maritime. L’iniziativa armatoriale nasce nel 2004 con la prevista chiusura della Adriatica di Navigazione aprendo così un nuovo settore nell’imprenditoria marchigiana. Adria Ferries subentra senza interrompere il servizio di linea dal porto di Ancona con l’Albania con l’acquisto di una nave e con il progetto di completare il network dei collegamenti con il paese dell’altra sponda; nei successivi 9/10 anni acquista navi ed aumenta quei servizi che oggi collegano Durazzo con Ancona, Bari e Trieste. “Lo sviluppo dovuto alla qualità del servizio di Adria Ferries – ha spiegato l’AD Lucidi – attraversa senza scosse anche gli anni più critici dell’economia mondiale e nel 2014 la porta ad essere leader di mercato. Dal 2015 inizia una fase di rinnovamento della flotta per andare incontro al mercato che chiede più spazi per le merci e, contemporaneamente si ottiene, grazie alle innovazioni tecnologiche, la diminuzione del tempo di percorrenza – fino a 4 ore nella linea da/per Ancona – aumentandone ancora la competitività”. Attualmente la compagnia è leader in tutto l’Adriatico nelle merci con il 61% ed ha il 36% nei passeggeri; nei suoi progetti ha l’ampliamento della AF Claudia nel 2021 per raddoppiarne la capacità dei passeggeri ed il numero delle cabine senza interferire nella capacità di carico mezzi, ed infine l’acquisto della quarta nave green nell’anno successivo.
“Innovazione e sostenibilità fanno parte della visione aziendale del nostro Gruppo – ha sottolineato Rossi – , facciamo impresa in modo etico: crediamo nei giovani e per farli entrare nel mondo del lavoro organizziamo stage e tirocini, nel contempo i nostri investimenti hanno sempre la matrice comune della salvaguardia dell’ambiente”.
Solo nel corso del 2019 il Gruppo ha investito 55 milioni di euro (di cui 22 milioni di capitale proprio) in diverse operazioni che hanno riguardato per l’Adria Ferries l’acquisto della mn Claudia, l’installazione degli scrubber sui due traghetti (8 milioni di euro) oltre che i lavori attualmente in corso per la realizzazione della nuova sede, pronta nel 2020, che prevedono il recupero di una infrastruttura abbandonata da tempo con un progetto che la renderà autonoma dal punto di vista energetico per il 40%; con la Frittelli Maritime è stato invece recuperato l’ex carbonile dell’Enel con la riconversione in magazzino portuale e logistico all’interno dell’area portuale peraltro a ridosso degli spazi che ha già in concessione come terminal ACT. Con la compagnia MSC infine – con la quale Frittelli Maritime è appunto in società nel terminal ACT detenendo il 70% del traffico container anconetano – è stata acquistata una nuova gru semovente Gottwald, gemella di altre due acquistate negli ultimi anni, a utilizzo elettrico. Tutti investimenti ecosostenibili.
Gli aspetti tecnici legati alla tecnologia scrubber open loop, con predisposizione closed loop, sono stati esposti da Roberto Mataloni e dall’AD della CROE, l’azienda americana produttrice degli impianti che abbattono le emissioni fino allo 0,1%, quindi anche sotto la soglia dello 0,5% richiesta dal Low Sulphur Cap.
C.G.
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