MIT, risorse, fondi, AdSP Mar Tirreno Settentrionale
ROMA – Esattamente 2,2 milioni di euro per la predisposizione dei progetti di fattibilità tecnico-economica del Sistema Portuale dell’Alto Tirreno: tanti sono i soldi che il MIT metterà a disposizione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale per la progettazione di interventi ritenuti prioritari, fra cui la Darsena Europa, la tanto sospirata opera di espansione a mare del porto di Livorno.
Le risorse, che verranno erogate attraverso la Cassa Depositi e Prestiti – afferma una nota di palazzo Rosciano – sono una quota dei 21,3 milioni di euro che il MIT ha deciso di assegnare complessivamente alle 15 Autorità di Sistema Portuale all’interno del “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate” di cui all’art. n. 202 del d.lgs. n. 50 del 2016 (Codice dei contratti).
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Il via libera alla procedura di assegnazione dei fondi è arrivato a seguito della pubblicazione da parte del Ministero dei Decreti direttoriali n. 171 del 10 maggio 2019, e n. 8060 dell’8 agosto 2019, che disciplinano tra le altre cose le modalità e i termini di presentazione delle proposte, le modalità di monitoraggio e le modalità di erogazione e di revoca delle risorse. Entro il 7 novembre la Port Authority di Livorno-Piombino dovrà presentare la documentazione di aggiornamento dei piani e progetti ammessi al finanziamento.
Da rilevare che dopo l’AdSP di Genova (3,5 mln di euro) e quella di Napoli (2,46 mln), l’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale è quella che ha ottenuto più risorse.
La notizia è ovviamente gradita. Rimane da capire come e quando il MIT chiarirà anche e specialmente se lo Stato contribuirà con la prevista suo quota parte – si parla di almeno 200 milioni, più che altro per le opere foranee a protezione della Darsena Europa – al finanziamento della stessa, a fianco dei 200 milioni destinati dalla Regione Toscana, dei 50 del Cipe e al resto che sarà a carico degli investitori privati. Un passo alla volta, va bene. Ma forse bisognerebbe accelerare. La logistica mondiale corre, corre velocemente.
A.F.
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