Caso Livorno e repubblica delle banane

Emanuele Grimaldi
Significativa la risposta del presidente Emanuele Grimaldi alla nostra domanda nella conferenza stampa su un possibile aggiornamento sulle definizioni degli spazi destinati ai ro-pax nel porto industriale livornese: “Non mi sono mai occupato personalmente di Livorno ma sono molto sorpreso di tutto quello che è successo nell’ultimo anno. E soprattutto non capisco come possiamo essere considerati una compagnia che ha avuto benefici su Livorno quando invece siamo sempre stati danneggiati, e molto. Abbiamo bisogno di spazio sia per le automobili che per i passeggeri, sono pronto ad investire in modo consistente, come ho fatto in altri porti, come ad Anversa ad esempio, dove ho investito decine e decine di milioni di euro.
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Si è detto che ci avevano avvantaggiato per averci dato le concessioni semestrali quando in realtà questo tipo di concessione è tutt’altro che vantaggiosa e al contrario ci limita. Siamo interessati a concessioni di 20 anni, e se potessi la comprerei la banchina; non siamo dunque affatto contenti di quello che abbiamo avuto, ma se questo è quello che ci offrono questo ci prendiamo, è però inaccettabile dire che siamo avvantaggiati… anche perché queste situazioni precarie ci costano molto di più”. Emanuele Grimaldi, che ha risposto con grande partecipazione alla domanda, ha proseguito mostrando molta perplessità su tutta la vicenda compresa la questione della sospensione dei due vertici dell’AdSP livornese, persone che ritiene degne di rispetto e con un lavoro difficilissimo da svolgere: “Il loro è oggi il mestiere più difficile del mondo, perché spesso gli è impedito di farlo per bene; dal momento che poi sono stati reintegrati nelle loro funzioni li si è danneggiati inutilmente. Sono senza parole, questi sono i misteri del nostro Paese”. E proprio nei giorni della convention è uscita la notizia della sospensione anche del presidente dell’AdSP di Catania ed Augusta, che si aggiunge alle ormai tante altre, anche molto recenti. Sempre sul tema delle concessioni Grimaldi ha proseguito dichiarando la volontà di avere una concessione per la grande importanza che Livorno riveste per il Gruppo: è infatti con probabilità l’operatore che effettua più scali nel porto labronico. “Portiamo ricchezza e portiamo lavoro, e sicuramente abbiamo un deficit di spazio – ha concluso il presidente – tanto che abbiamo comprato un terreno fuori dal porto per dieci milioni di euro, ed ho anche sentito dire che ce lo vogliono confiscare. C’’è un nostro ricorso al Tar. Siamo alle barzellette, siamo alla repubblica delle banane”.
C.G.
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